Polonia, al via la settimana di preghiera per i rifugiati promossa da Sant'Egidio in tutto il paese

Nel giorno in cui si ricorda il terribile naufragio di Lampedusa, le Comunità di Sant'Egidio della Polonia promuovono una settimana di preghiera per i rifugiati. "C'è bisogno di fare silenzio per ascoltare la voce dei profughi lontani. La preghiera nasce dal silenzio", ricordano gli organizzatori delle preghiere, che si terranno fino all'8 ottobre in numerose città: Varsavia, Poznan, Cracovia, Gniezno, Chojna, Koszalyn, Gdynia, Kielce, Slupsk. Verranno ricordati i nomi e le storie di bambini, donne e uomini, che - in fuga da guerre e violenze - sono morti nel tentativo di raggiungere l'Europa negli ultimi mesi.

"La preghiera è davvero necessaria per chi rischia la vita nei viaggi nel deserto o in mare. Ma anche noi Europei, che viviamo nel benessere e nella sicurezza, dobbiamo riscoprire la forza della preghiera, capace di risvegliarci da una disumana indifferenza", scrivono gli organizzatori.

L'iniziativa della settimana di preghiera per i rifugiati risponde all'appello di papa Francesco, che nella sua visita in Polonia del luglio 2016 chiese di pregare per i rifugiati in tutte le parrocchie della Polonia, ed è stata raccomandata dal Consiglio per la Pastorale dei migranti della Conferenza Episcopale Polacca, il cui direttore, mons. Krzysztof Zadarko, presiederà la preghiera nella Cattedrale di Koszalin. A Varsavia la preghiera sarà presieduta dal card. Nycz, a Poznan da mons. Gadecki, presidente dei vescovi polacchi, a Cracovia da mons. Rys.