Sant'Egidio, Sachs: "Non siamo destinati alla distruzione del creato"

Il Direttore dell'Earth Institute della Columbia University ha espresso preoccupazione per il riscaldamento globale del pianeta

 

 

 "Al G20 di luglio ad Amburgo gli USA hanno detto no all'accordo sul clima, oggi l'uragano Irma ci dimostra tragicamente quanto quella scelta sia stata sbagliata e immorale". Lo ha affermato Jeffrey Sachs, l'economista statunitense che dirige l'Earth Institute della Columbia University, durante l'assemblea di inaugurazione dell'incontro "Strade di Pace", organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio a Münster.

"Non siamo destinati irrevocabilmente alla distruzione del creato - ha spiegato lo studioso - ma dobbiamo usare le risorse e le tecnologie in nostro possesso per contrastare il riscaldamento globale e ridare potere agli strumenti di politica internazionale come il Consiglio di Sicurezza dell'Onu". Nel corso del suo intervento, Sachs ha attaccato direttamente l'amministrazione Usa per essersi ritirata dall'accordo di Parigi sul clima: "Le industrie petrolifere hanno pagato i nostri politici per non raccontare la verità e dire no agli altri leader del G20 - ha accusato - e questo ha un nome, si chiama corruzione".