'Qui, lontano da casa mia, ho trovato voi come una famiglia'. La Scuola di Lingua e Cultura di Sant'Egidio a Napoli

Le domeniche del 13 e 20 novembre sono date importanti per la Scuola di Lingua e Cultura Italiana di Napoli. A oltre 500 studenti è stato infatti consegnato il diploma per avere frequentato con profitto l'anno scolastico 2015-16. Tanti i principianti, ma tanti anche coloro che hanno conseguito il titolo dell'Università per Stranieri o che hanno superato l'esame ai livelli più alti. Ha partecipato l'Assessore  alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Roberta Gaeta.

È stata l'occasione per riflettere insieme sul recente Incontro internazionale “Sete di Pace. Religioni e Culture in dialogo” di Assisi promosso dalla Comunità di Sant’Egidio.

Tante le storie che gli studenti hanno raccontato: Diallo, del Senegal, ha ringraziato per avere un luogo dove poter raccontare la propria storia. "La Scuola è una grande famiglia dove sognare un mondo migliore e in pace: perché i sogni si realizzano" come ha ricordato Magdimir, venezuelana. Così, l'italiano appreso alla Scuola di Sant'Egidio è l'italiano della gentilezza, che affratella tutti, in un clima di amicizia, rispetto, stima e simpatia. Anzi, come ha sintetizzato Oleg, la Scuola è come un bel quadro, dove si impara la lingua dell'amore.


Dallo scorso anno è aumentato il numero dei giovani iscritti ai corsi di lingua. Lilian, giovane capoverdiana, ha affermato: "Faccio parte della generazione dei nuovi italiani. Qui nella scuola di Sant’Egidio sperimentiamo la forza che nasce dalla diversità".  E Victor, giovane nigeriano di 20 anni, che ha attraversato il Mediterraneo per arrivare in Italia, ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta a scuola: “Io sono solo qui, senza padre e senza madre, ed ho trovato voi come una famiglia”.

Tanti anche gli studenti degli anni passati, ritornati a salutare maestri e compagni perché l'amicizia appresa a scuola non finisce.