Sant'Egidio mette in dialogo giovani cristiani e musulmani che grazie ai poveri imparano a convivere

La Comunità di Sant'Egidio di Bamako, nonostante la difficile fase che il Mali sta attraversando e che mette a rischio la convivenza, ha accolto l’invito di Papa Francesco a celebrare il Giubileo della Misericordia, facendone anche un'occasione di incontro e dialogo con i giovani musulmani. Circa un centinaio di giovani si sono riuniti per una conferenza, per scoprire ciò che unisce e mettere da parte quello che divide.

Entrambi i relatori, Etienne Coulibaly e Idrissa Yarga (un cristiano ed un musulmano del Centro interreligioso Fede e Incontro), hanno sottolineato la ricchezza di bene che scaturisce dai credenti che amano il libro sacro e mettono in pratica la compassione per il prossimo: “La misericordia unisce, rende capaci di perdono e fa essere buoni credenti che vogliono osare per costruire una casa comune dove vivere insieme, in pace tra diversi”.

Durante l'incontro i giovani cristiani e musulmani si sono confrontati sul tema della carità e dell'accoglienza del povero, qualcuno ha detto “La misericordia è avere un cuore che batte per i poveri, le Scritture ci dicono che nel cuore di Dio c’è una predilezione per i poveri, le vedove e gli orfani".

La conferenza è il primo di una serie di appuntamenti organizzati dalla Comunità di sant'Egidio in questo anno giubilare in Mali per promuovere il dialogo tra fedi diverse e nuove generazioni, che proprio nella misericordia e nei poveri trovano il terreno ideale per costruire insieme una società pacifica e più giusta per tutti.