Sant'Egidio con i poveri in Liguria: presentata a Genova la guida "Dove mangiare, dormire, lavarsi 2016"

Un aiuto per le persone in difficoltà e uno strumento utile per tutti gli operatori che si confrontano con la realtà della povertà

Pubblicata in 4000 copie, la guida “Dove dormire, mangiare, lavarsi - Genova 2016” sarà distribuita gratuitamente a persone senza dimora, migranti e famiglie in difficoltà. Pensata al principio come un aiuto per chi vive per strada, oggi è uno strumento per tutte le persone in difficoltà e per i diversi operatori che si confrontano con la realtà della povertà.

Il mondo dei poveri è profondamente cambiato, è divenuto più fluido. Le categorie a rischio sono molteplici ed coinvolto un maggior numero di persone. Un abitante di Genova su 245 ha mangiato alla mensa della Comunità di Sant’Egidio. Gli italiani sono il primo gruppo nazionale sia alla mensa sia ai centri Genti di Pace della Comunità. La città dei poveri si sta rapidamente internazionalizzando: sono 87 le nazionalità presenti alla mensa e ai centri di Sant’Egidio. Cresce il numero di persone che servono i poveri in modo stabile e gratuito.

Anziani, persone con disagio psichiatrico, persone senza dimora di lunga durata, minori e giovani stranieri privi di punti di riferimento, stranieri in condizioni di marginalità economica e sociale si rivolgono a Sant’Egidio per un aiuto che gli consenta di non sprofondare. La relazione personale si deve affiancare al sostegno economico, perché la mancanza di prospettive rende ancor più pesante la propria condizione.

Per la prima volta dal 2008 sono diminuite nuove iscrizioni ed accessi di italiani e stranieri ai centri Genti di Pace della Comunità di Sant'Egidio. Rispetto agli anni precedenti è cresciuto il numero delle persone che si sono rivolte a questi centri per un periodo limitato di tempo. Molti stranieri sono tornati in patria. Al tempo stesso gli italiani sono diventati la prima nazionalità per presenze. Il confine tra povertà, bisogno e vita normale diviene sempre più instabile.

Con l’apertura della mensa di via delle Fontane nel 2015 molte persone si sono rivolte per la prima volta alla Comunità di Sant'Egidio. Attualmente la mensa serve circa 1250 pasti a settimana, e ad essa si sono rivolte quasi 2400 persone di 87 nazionalità.

Ecco i numeri del 2015:

  • 3143 persone si sono rivolte ai Centri Genti di Pace (2518 stranieri e 625 italiani)

  • 2386 persone hanno mangiato alla mensa della Comunità di Sant'Egidio (1654 stranieri e 732 italiani)

  • 4 tonnellate di frutta, 21mila litri di latte, 22 tonnellate di pasta, 7mila litri d'olio, 15mila confezioni di succhi di frutta e 35 pezzi di scatolame, oltre a zucchero, biscotti e formaggio distribuiti come sostegno alimentare

  • 20mila capi di abbigliamento forniti a persone in difficoltà

  • 37000 pasti alla mensa di via delle Fontane

  • 800 visite mediche ambulatoriali

  • 180 visite oculistiche e esami della vista

  • 50 trattamenti di fisioterapia

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