Lettura della Parola di Dio
Alleluia, alleluia, alleluia !
Io sono il buon pastore,
le mie pecore ascoltano la mia voce
e diventeranno
un solo gregge e un solo ovile.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Dal libro del profeta Geremia 23,5-8
Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore -
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia.
Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: "Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d'Egitto!", ma piuttosto: "Per la vita del Signore che ha fatto uscire e ha ricondotto la discendenza della casa d'Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi!"; costoro dimoreranno nella propria terra".
Alleluia, alleluia, alleluia !
Vi do un comandamento nuovo:
che vi amiate l'un l'altro.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Il Signore - attraverso la voce del profeta - dopo aver lanciato un severo monito ai responsabili di Israele che hanno tradito il gregge pascendo solo sé stessi, assicura che scenderà di persona per radunare le sue pecore e riportarle al pascolo da dove sono state allontanate: "Verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra". A Natale questo annuncio del profeta trova la sua piena realizzazione: quel bambino è il principe della pace, come canteremo nella notte della nascita. I giorni che Geremia annuncia sono anche i nostri giorni. Il presente è confuso e il futuro appare chiuso. C'è bisogno di una nuova profezia, di un nuovo "germoglio" che regni con autorità per instaurare la giustizia e il diritto. Il "germoglio" è il Figlio stesso di Dio che ci prepariamo ad accogliere in mezzo a noi. Egli appare come un bambino, davvero come un "germoglio", che non si impone per la sua forza esteriore o per le sue qualità di potenza umana. Anzi, nasce fuori dell'abitato, in una grotta, deposto in una mangiatoia, come il Vangelo di Matteo ci ricorda (1,18-24). La forza di questo "germoglio" sta tutta nell'amore gratuito e senza limiti che lo ha spinto prima a scendere dal cielo e poi a radunare un popolo con cui iniziare il nuovo regno di Dio sulla terra.