Memoria della deportazione degli ebrei di Roma durante la seconda guerra mondiale. Leggi di più
Memoria della deportazione degli ebrei di Roma durante la seconda guerra mondiale.
Lettura della Parola di Dio
Alleluia, alleluia, alleluia !
Voi siete una stirpe eletta,
un sacerdozio regale, nazione santa,
popolo acquistato da Dio
per proclamare le sue meraviglie.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Dal vangelo di Luca 11,42-46
Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l'amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo".
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: "Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi". Egli rispose: "Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!
Alleluia, alleluia, alleluia !
Voi sarete santi
perché io sono santo, dice il Signore.
Alleluia, alleluia, alleluia !
Un dottore della legge, ascoltando le dure parole di Gesù contro il ritualismo, ribatte che in quel modo offende anche lui e il suo gruppo. È la reazione di chi non sente affatto alcun bisogno di cambiare, di comprendere più profondamente ciò che la predicazione di Gesù chiede. Si accontentano della lettera e delle pratiche esteriori senza cogliere la sostanza e lo spirito dell'alleanza che Dio e Israele avevano stabilito. Più tardi l'apostolo Paolo scriverà ai corinzi: "La lettera uccide, lo Spirito invece dà vita" (2Cor 3,6). Gesù smaschera il peccato dei farisei e degli scribi: mentre essi sono guardati con rispetto dalla gente, che in loro cerca una guida, un orientamento, in verità il loro comportamento è falso e deviante. Di qui scaturisce la severità del giudizio di Gesù. La gente si affida, cerca un orientamento, chiede un aiuto a coloro che "appaiono" come guide, e costoro, invece, trascurano l'essenziale, ossia la giustizia e l'amore di Dio. È vero, pagano le loro quote al tempio, si lasciano incantare dagli onori nelle sinagoghe, ma in realtà sono come "sepolcri", cioè uomini vuoti e interiormente morti. Collocano, con la loro fredda severità, pesi gravi sulle spalle degli altri ma loro né li vogliono né li sanno sopportare. Questa falsità, questa indole doppia e menzognera è stigmatizzata severamente da Gesù. I tre "guai a voi" rivolti ai farisei sono un monito per tutti, anche per noi quando ci erigiamo a giudici senza misericordia, a padroncini senza scrupoli e senza dubbi, approfittando della buona fede di coloro che cercano fratelli e sorelle a cui affidarsi per crescere nella vita spirituale.