PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera per la Chiesa
Parola di Dio ogni giorno

Preghiera per la Chiesa

Ricordo della preghiera di papa Francesco in tempo di pandemia nel 2020 in piazza San Pietro. Preghiera per le vittime e i malati di Covid-19 e di ogni epidemia. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Preghiera per la Chiesa
giovedì 27 marzo

Ricordo della preghiera di papa Francesco in tempo di pandemia nel 2020 in piazza San Pietro. Preghiera per le vittime e i malati di Covid-19 e di ogni epidemia.


Lettura della Parola di Dio

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Io sono il buon pastore,
le mie pecore ascoltano la mia voce
e diventeranno
un solo gregge e un solo ovile.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Dal libro del profeta Geremia 7,23-28

ma ordinai loro: "Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici". Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle. Da quando i vostri padri sono usciti dall'Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri. Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.

 

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Vi do un comandamento nuovo:
che vi amiate l'un l'altro.

Lode a te, o Signore, sia lode a te.

Geremia riprende quasi alla lettera il comando del Deuteronomio: "Ascoltate la mia voce!". Purtroppo, come spesso è accaduto al popolo di Israele e anche a noi, è facile non ascoltare. Questo avviene quando si è concentrati su sé stessi, preoccupati solo per il proprio tornaconto, la propria tranquillità, il proprio benessere oppure quando si ha fiducia solo nelle proprie convinzioni, nelle proprie abitudini, nelle proprie tradizioni anche religiose, e non ci si affida al Signore e alla sua Parola. Ma il Signore non cessa di inviare i suoi profeti per scuotere la sordità delle orecchie e la durezza dei cuori degli israeliti. A Dio è infatti ben nota la nostra debolezza. Tuttavia, non si rassegna. E continua a volerci cambiare il cuore, ad allargarci la mente, a renderci partecipi dei suoi pensieri e della sua stessa opera. E chiede al profeta di parlare al popolo con chiarezza, senza nascondere nulla: "Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca". L'insistenza del Signore a inviare i profeti è simile al seminatore della parabola evangelica che non cessa di uscire per seminare il seme ovunque, nella speranza che non solo attecchisca ma che porti frutto.