PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera del tempo di Natale
Parola di Dio ogni giorno

Preghiera del tempo di Natale

Ricordo di Laurindo (+1989) e di Madora (+1991), giovani mozambicani della Comunità di Sant'Egidio, morti a causa della guerra; con loro ricordiamo tutti i giovani morti per i conflitti e le violenze. Leggi di più

Libretto DEL GIORNO
Preghiera del tempo di Natale
lunedì 30 dicembre

Ricordo di Laurindo (+1989) e di Madora (+1991), giovani mozambicani della Comunità di Sant'Egidio, morti a causa della guerra; con loro ricordiamo tutti i giovani morti per i conflitti e le violenze.


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla prima lettera di Giovanni 2,12-17

Scrivo a voi, figlioli,
perché vi sono stati perdonati i peccati in virtù del suo nome.
Scrivo a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Scrivo a voi, giovani,
perché avete vinto il Maligno.
Ho scritto a voi, figlioli,
perché avete conosciuto il Padre.
Ho scritto a voi, padri,
perché avete conosciuto colui che è da principio.
Ho scritto a voi, giovani,
perché siete forti
e la parola di Dio rimane in voi
e avete vinto il Maligno.

Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo - la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita - non viene dal Padre, ma viene dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Alleluia, alleluia, alleluia.
Alleluia, alleluia, alleluia.
Alleluia, alleluia, alleluia.

Alleluia, alleluia, alleluia !

L'apostolo Giovanni, con una solenne triplice allocuzione, si rivolge a tutti i credenti. Li chiama "figli" perché da lui generati alla fede, ma anche "padri" perché a loro volta essi stessi debbono generare nuovi credenti alla Chiesa, e anche "giovani", ossia forti, perché conservando nel cuore la Parola di Dio hanno vinto il potere del maligno. È un invito rivolto a tutte le generazioni, ma anche a ogni credente che è sempre "figlio", "padre" e "giovane", nella fede. L'apostolo invita i credenti a non amare il mondo né le cose del mondo, perché così facendo si allontanerebbero dall'amore di Dio. Il mondo, nel linguaggio giovanneo, non indica semplicemente la creazione ma la realtà terrena in quanto soggiogata al potere del maligno (Gv 12,31) e quindi opposta al regno di Dio. Riecheggia qui l'opposizione delineata da Gesù: "Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza" (Mt 6,24). Il credente è attento a non lasciarsi travolgere dal potere del maligno che attecchisce nel cuore attraverso quella concupiscenza della carne che spinge chi ne è schiavo a compiere il male. Giovanni esemplifica: la concupiscenza della carne si manifesta nella "concupiscenza degli occhi e nella superbia della vita". Perciò, chiunque si lascia guidare da questi istinti si allontana da Dio e resta travolto dalla caducità del mondo. Ma il mondo passa, ricordano sia Giovanni che Paolo: "Passa, infatti, la figura di questo mondo" (1Cor 7,31). Al contrario, chi fa la volontà di Dio "rimane in eterno", ossia rimane nell'amore.