Il pranzo di Natale alla Casa di quartiere si preparano 200 pasti

L'iniziativa è della diocesi di Alessandria
Un menù dove non manca un pizzico di tradizione, qualche novità per cercare di non scontentare nessuno e per concludere il dolce. È il pranzo di Natale della Casa di quartiere che torna anche quest'anno per accogliere le persone più fragili e deboli, o anche chi è solo. Un'iniziativa che viene portata avanti ancora una volta dalla Diocesi di Alessandria, in collaborazione con la Caritas, la Comunità di Sant'Egidio e la Comunità di San Benedetto al Porto.
Sono oltre 200 i posti che verranno preparati domani in via Verona e dove ci saranno un'ottantina di volontari pronti a servire i tavoli con i pasti preparati dalla Ristorazione sociale. «In mezzo ai nostri ospiti si siederanno anche tanti volontari per rendere l'occasione un vero e proprio pranzo di famiglia», spiega Cristina Ravazzi, volontaria della comunità di Sant'Egidio e operatrice anche della Caritas.
Si inizierà alle 12, sono attesi il vescovo Guido Gallese e una rappresentanza del Comune di Alessandria. «Molti saranno impazienti e arriveranno anche qualche ora prima», aggiunge. Come ogni pranzo di Natale che si rispetti si conclude con il dolce con la torta della pasticceria Angelo di via Marengo e il tradizionale panettone.
Per tutti ci saranno poi dei regali. «Su ogni pacchetto di sarà il nome della persona che lo riceverà: è il nostro modo per dire che non è un regalo casuale ma è stato fatto con attenzione - dice Ravazzi -. Siamo grati perché quest'anno siamo riusciti a raccogliere tutti i doni grazie alla generosità dei cittadini che ci supportano».
Quella del pranzo di Natale alla Casa di quartiere è un appuntamento che oramai si ripete ogni anno grazie alla sinergia di diversi attori del territorio. «È un momento che riusciamo a realizzare proprio perché c'è il contributo di tutti - conclude - e nel quale cerchiamo di far sentire i nostri ospiti meno soli in luogo dove si può sentire il calore di una famiglia».

[ A.P. ]