Il "Diploma" della lingua italiana

Più di cento cittadini stranieri provenienti da diversi Continenti hanno conseguito il diploma (la dizione corretta sarebbe "certificazione") di conoscenza della lingua italiana. Un traguardo molto ambito da uomini e donne che nel borgomanerese hanno trovato unìoccupazione e che per meglio integrarsi nel tessuto sociale ma anche per presentare la domanda di cittadinanza italiana devono dimostrare di conoscere la nostra lingua.
Da oltre dieci anni a proporre presso la Scuola media "Piero Gobetti" la Scuola di Lingua e cultura Italiana è la Comunità di Sant'Egidio in stretta collaborazione con l'istituto scolastico di via Dante. Le lezioni sono tenute da ex insegnanti o anche da docenti in attività che gratuitamente si sono resi disponibili: Antonietta Picariello, Pier Carla Barattini, Gigliola Guasconi, Maria Teresa Forzani, Giuliana Dall'Ara, Lucia Massara, Alberto Temporelli, Maria Huaman, Fulvia Minazzoli, Maria Piera Rossi, Marco Carlo Montorsi.
La cerimonia di consegna dei "diplomi" è avvenuta giovedì pomeriggio 19 giugno. A favore gli onori di casa il vice preside Massimo Zanetta che ha portato i saluti della dirigente scolastica Giuseppa Pavone. «La scuola - ha detto Patrizia Ferro della Comunità di Sant'Egidio - rappresenta una porta aperta che può accogliere tutti ma anche una finestra aperta che guarda al mondo. L'obiettivo è quello non solo di insegnare la lingua italiana ma soprattutto quello di mettere assieme ciò che ci unisce lasciando fuori dalla porta ciò che divide».
Tra gli oltre cento studenti che hanno frequentato le lezioni in rappresentanza di 28 Paesi, in primis Ucraina, Senegal, Burkina Faso, Costa D'Avorio anche una ragazza venezuelana e una giovane donna iraniana, Hamideh Soltani. «Sono in Italia da un anno - dice Odette Kimberly, 27 anni, camerunense - conosco lo spagnolo, il tedesco e l'inglese. Ora grazie a questa scuola parlo anche la vostra lingua». «Conoscere l'italiano - ha aggiunto Svitlana Federova, 42 anni, ucraina - è indispensabile per svolgere il lavoro di badante».
Dopo la cerimonia nella vicina chiesa del Collegio Don Bosco si è tenuto un momento di preghiera per invocare la pace nel mondo durante la quale sono stati elencati tutti i Paesi in guerra.


[ p.c. ]