L'orrore della guerra nei disegni dei bambini

La mostra
Le guerre viste attraverso lo sguardo, la percezione e l'esperienza dei bambini. Prime vittime delle aberranti situazioni di conflitto. E' stato il tema della toccante mostra allestita dalla Comunità di Sant'Egidio di Frosinone alla Villa comunale. Mostra che prima ha avuto spazio a Palazzo Rospigliosi a Roma e che poi è approdata nel capoluogo ciociaro.
Commoventi i disegni e i racconti dei più piccoli che hanno descritto con innocenza scorci di guerre del passato e attuali. Dal secondo conflitto mondiale alla Siria, fino all'Ucraina. Bambini che si sono trovati di fronte a scene brutali, che sono scampati ai bombardamenti, che hanno visto e vissuto violenze. E' il 1944 quando Nerina ospita dei tedeschi in casa e scrive: «Anche questi tedeschi mi fanno tanta pena, alcuni sono ancora bambini, eppure per la volontà di un solo uomo sono stati costretti a combattere una ingiusta guerra e quindi farsi odiare da tutti i popoli. Uno di essi, un ragazzo di 20 anni, ci ha fatto vedere la fotografia di un suo fratello durante lo sposalizio, ma le lacrime gli affioravano agli occhi quando ci disse che era morto a Stalingrado. Povere famiglie. Quasi tutte distrutte. Poveri piccini senza più i loro padri. In tutti gli italiani c'è un odio innato per i tedeschi, è vero ma debbo dire la verità, anche loro mi fanno tanta pena. Io penso tra me: perché gli uomini debbono odiarsi?».
Pensieri anche sui conflitti contemporanei. Maia, ha 8 anni e vive in Ucraina: «Ogni volta che passa una aereo piango e penso a papà e ai miei fratelli che sono in città sotto le bombe». Aliosha ha soltanto 6 anni: «Da quando c'è la guerra passiamo tutto il tempo nel sotterraneo».
L'iniziativa si chiama "Facciamo la pace!? La voce dei bambini sulla guerra" ed ha un destino. «Considerato l'interesse suscitato nei piccoli visitatori, la porteremo anche nelle scuole, dalle medie ai licei, agli istituti superiori - annuncia la responsabile della Comunità di Sant'Egidio di Frosinone Loredana Piazzai - Sono testimonianze significative, propongono percorsi di pace». L'esposizione è stata visitata dal Vescovo diocesano Ambrogio Spreafico che in ogni occasione torna sul tema della pace nel mondo. 
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[ Marina Testa ]