Mattarella in volo per l'Africa, prima tappa in Costa d'Avorio. Presidente visiterà la casa di Sant'Egidio a Abidjan, poi in Ghana

Mattarella in volo per l'Africa, prima tappa in Costa d'Avorio. Presidente visiterà la casa di Sant'Egidio a Abidjan, poi in Ghana

(ANSA) - ROMA, 02 APR - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lasciato l'Italia per una missione in Africa. Il capo dello Stato atterrerà in serata ad Abidjan, in Costa d'Avorio, prima tappa di un viaggio che lo porterà anche in Ghana.
Mattarella, oltre ai diversi appuntamenti istituzionali, visiterà il 4 aprile, prima del trasferimento ad Accra, la Casa della Comunità di Sant'Egidio ad Abidjan nel quartiere di Treichville. Nel corso della visita il Capo dello Stato avrà modo di conoscere - informa la Comunità - la presenza e le attività portate avanti da Sant'Egidio a favore delle fasce più fragili della popolazione. Dopo aver salutato un gruppo di bambini delle Scuole della Pace, gli ex ragazzi di strada ora
accolti dalla Comunità. La Comunità di Sant'Egidio è presente in Costa d'Avorio dalla fine degli anni Ottanta. Radicata nel tessuto sociale e religioso del Paese, è presente in una trentina di città, tra piccole e grandi, a partire dalla capitale economica Abidjan.

Vi aderiscono circa 1.500 persone, giovani e adulti, accompagnati da una partecipazione piu' larga di volontari che la sostengono. La comunita' svolge sin dal suo inizio numerose attivita' a favore della popolazione, in particolare delle sue componenti piu' fragili. La Comunità svolge sin dal suo inizio numerose attività a favore della popolazione, in particolare delle sue componenti più fragili.  Al tempo stesso Sant'Egidio è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento importante per il dialogo interreligioso, in particolare tra le Chiese cristiane e l'Islam, ed è conosciuto per il suo impegno a favore della pace. Quest'ultima azione - riconosciuta in modo unanime dalle diverse parti politiche - è risultata particolarmente preziosa durante la crisi post-elettorale vissuta dalla Costa d'Avorio dal settembre 2002 all'aprile 2011, che fu accompagnata da alcune migliaia di morti e numerosi rifugiati.

Quest'ultima azione - riconosciuta in modo unanime dalle diverse parti politiche - e' risultata particolarmente preziosa durante la crisi post-elettorale vissuta dalla Costa d'Avorio dal settembre 2002 all'aprile 2011, che fu accompagnata da alcune migliaia di morti e numerosi rifugiati.
Tra le principali attivita' svolte dalla comunita' a favore delle fasce piu' deboli della popolazione si segnalano le scuole della pace: diffuse in tutto il territorio ivoriano, si occupano di sostegno scolastico e di educazione alla pace per circa 3.000 minori che abitano nelle bidonvilles delle grandi periferie urbane o nei
villaggi dove e' presente la comunita'. Tra i progetti di Sant'Egidio in Costa d'Avorio c'e' anche gli 'amici della strada', ovvero un progetto che coinvolge centinaia di minori chiamati comunemente 'enfants de la rue' con i quali si porta avanti da anni un programma di inclusione sociale, che ha come obiettivo l'abbandono della strada, con l'inserimento scolastico per i piu' piccoli e l'apprendimento di un mestiere per i piu' grandi. Nel grande comune di Yopougon (distretto di Abidjan) e' sorta per loro la 'Maison du Reve', una casa in cui viene realizzato un importante servizio di accoglienza e di integrazione a favore di un gruppo significativo di minori. Alcuni tra loro sono anche stati riaccolti dalle famiglie di origine.

Nel corso degli ultimi anni, soprattutto nelle citta' piu' grandi come Abidjan, e' cresciuto il fenomeno dei senza fissa dimora. Si tratta, in Costa d'Avorio, di intere famiglie che si accampano la notte in strada sotto tende o rifugi di fortuna perche' hanno perso la casa a causa dell'aumento del costo della vita o per gli sgomberi di alcuni quartieri precari in cui vivevano (per lo piu' piccole o grandi bidonvilles). Con l'innalzamento della speranza di vita della popolazione e' aumentato anche il numero delle persone anziane residenti. Prive, per la grande maggioranza, di una pensione che possa sostenerli, e con difficolta' crescenti delle loro famiglie ad aiutarli - soprattutto per la mancanza di un welfare sanitario - gli anziani vivono spesso isolati e sono vittime di pregiudizi. I volontari della comunita' hanno costruito negli anni un'amicizia che ha l'obiettivo di rompere l'isolamento e valorizzare la loro presenza nella societa'. La comunita' svolge anche visite e sostiene la popolazione carceraria di alcune prigioni ivoriane con diverse forme di intervento. I 'Giovani per la Pace', e' infine il movimento giovanile di Sant'Egidio. Presente in numerose scuole di diverso grado nel Paese e, piu' in generale, nelle varie citta', porta avanti campagne di sensibilizzazione contro la violenza, diffusa negli ambienti giovanili, la corruzione e discriminazioni di vario tipo.
Promuove inoltre la coabitazione in una societa', come quella ivoriana, che deve gestire da sempre una ricchezza considerevole di diversita' etniche e di origine. Il movimento e' anche una risposta alla grande tentazione dei viaggi della speranza verso l'Europa, intrapresi da numerosi giovani ivoriani (la Costa d'Avorio e' tra le prime nazionalita' rappresentate tra chi approda con i barconi sulle coste italiane).

Proprio nel quartiere di Yopougon abitava il giovane quattordicenne Laurent Barthe'le'my, ritrovato senza vita nel carrello di un aereo atterrato a Parigi nel
gennaio del 2020, proveniente da Abidjan.
La comunita' di Sant'Egidio ha ricevuto dallo Stato ivoriano alcune onorificenze per il lavoro svolto a favore della pace negli anni 2002-2011. Il presidente della Repubblica italiana ha insignito, nel dicembre 2015, il responsabile di Sant'Egidio in Costa d'Avorio, Georges Adon, della Stella della Solidarieta' "in ragione del suo impegno sociale" nella Comunita'.
Il presidente Mattarella visitera' giovedi', alle 16 (ora locale), la  Casa della comunita' di Sant'Egidio ad Abidjan nel quartiere di Treichville. Nel corso della visita il capo dello Stato avra' modo di conoscere la presenza e le attivita' portate avanti da Sant'Egidio a favore delle fasce piu' fragili della popolazione. Dopo aver salutato un gruppo di bambini delle scuole della pace, gli ex ragazzi di strada ora accolti dalla comunita', alcuni anziani (problema sociale emergente in Africa), i giovani per la pace (movimento giovanile di Sant'Egidio) e altri presenti in rappresentanza delle diverse azioni sociali svolte nel Paese, pronuncera' un discorso.
Situata a Treichville, uno dei primi di quartieri di Abidjan, la casa e' la sede centrale di Sant'Egidio in Costa d'Avorio, dove si riassumono tutte le opere della comunita': qui si raccolgono i bambini delle scuole della pace e anche gli 'enfants de la rue' della zona per prendere una doccia, lavare i vestiti e cercare una via di uscita dalla strada, si radunano gli anziani, si fanno - nell'ampio anfiteatro - assemblee sui temi all'ordine del giorno, ma anche si ospitano gli incontri interreligiosi e per la pace. Un luogo dove ognuno puo' sentirsi a casa sua anche nei momenti piu' difficili, come quando - durante la crisi postelettorale - si trovo' l'accordo tra cristiani e musulmani per non associare la religione ad uno scontro che era solo politico. La casa e' stata visita anche da Paolo Gentiloni quando era ministro degli Esteri. (AGI)Red