Civitavecchia, la comunità di Sant'Egidio e il Natale degli ultimi

Civitavecchia, la comunità di Sant'Egidio e il Natale degli ultimi

L'INIZIATIVA
Brindare con gli ultimi, anche se detenuti. Spingersi fin dentro gli Istituti penali con quello che, giovedì scorso, nella Casa di Reclusione "G. Passerini" è stato il primo pranzo di Natale dopo le doppie sbarre del Covid. A tavola ben 60 detenuti, 35 volontari, il vice-comandante Sergio Aprea, gli educatori ed alcuni agenti di polizia penitenziaria, iniziativa nata dalla collaborazione tra Comunità di Sant'Egicho e la direttrice del carcere di via Tarquinia, Patrizia Bravetti. Presenti Cristina Matranga (direttore generale Asi Rm4) e l`assessore ai servizi sociali, Debora Zacchei, in rappresentanza anche del sindaco Tedesco.
«E' il primo pranzo in carcere nell'era del Covid - ha spiegato Massimo Magnano, responsabile Comunità Sant'Egidio - L' ultimo, prepandemia, risale al 2018. I quattro anni passati sono stai difficili per tutti, soprattutto per chi vive in strutture chiuse, perché si sono ridotti i colloqui con familiari e volontari, si sono impoverite le relazioni sociali. Anche le nostre attività, come quelle di altre associazioni di volontariato in carcere, sorto state ridotte, ma noi non ci siamo arresi e nei Natali tra il 2019 ed il 2022 abbiamo trovato soluzioni insieme alla Direzione del Penitenziario, per fare gli auguri ai detenuti e distribuire regali».
«Una bellissima giornata quella di giovedì - ha spiegato Letizia Quintas, responsabile servizio penitenziari per la Comunità di Sant'Egidio - che ci ha reso felici come ogni anno. perché gli incontri con i detenuti sono indispensabili: sono persone fragili che hanno bisogno di fare festa e di messaggi di pace e di speranza».
Già il 24 dicembre Sant'Egidio aveva portato pasti in strada e distribuito doni ai senzatetto. Il 25 aveva organizzato i due pranzi tradizionali con i poveri nella chiesa di S. Giovanni e in Cattedrale. E ancora il 27 un altro pranzo con gli anziani di Villa Santina. Stasera per le persone sole curerà il cenone di San Silvestro nella sala Santa Teresina in Cattedrale. Ma non è tutto: per il 20 gennaio Comunità e volontari stanno già preparando un pranzo nella Casa Circondariale di via Aurelia nord. 

[ Stefania Mangia ]