Nasce la Casa dell'Amicizia di Padova

La Comunità di Sant'Egidio sta ristrutturando l'ex patronato dell'Immacolata al Portello
Sarà destinato allo scambio fra generazioni. A disposizione di ultraottantenni e universitari

IL PROGETTO

Un nuovo spazio di incontro per la comunità del Portello che unirà le due anime del quartiere, la componente universitaria e i più di trecento ultraottantenni che lo abitano. Questo il progetto avviato dalla Comunità di Sant'Egidio nell'ex patronato dell'Immacolata, uno stabile di 450 metri quadrati da anni in disuso e concesso a Sant'Egidio in diritto di superficie per trent'anni.
Il cantiere ha aperto da pochissimo e porterà in un paio di anni alla realizzazione della Casa dell'Amicizia. Non cambierà la struttura dell'immobile, che verrà ristrutturato e riqualificato a livello energetico, ma all'interno sorgeranno nuovi spazi poli funzionali per creare un vero e proprio punto di riferimento peri il quartiere.

LO STABILE

Da un lato la Casa dell'Amicizia sarà un centro residenziale con forte attenzione agli anziani e ai senza dimora: al piano superiore verranno realizzati due appartamenti, uno per sei persone e uno per due, che potranno accogliere gli anziani soli o in difficoltà, restituendo così loro momenti di socialità e convivialità.
Al primo piano invece si creeranno degli spazi polifunzionali aperti agli studenti per organizzare momenti di riflessione e incontri culturali. Nel seminterrato sorgeranno, oltre ai magazzini, docce e altri servizi per i senzatetto: vi sarà ad esempio l'armadio per i poveri dove convoglieranno le raccolte di vestiti per beneficenza. Lin progetto quindi con una forte attenzione agli ultimi ma con la volontà di creare spazi di incontro generazionali tra le due comunità che animano il Portello, che potranno così condividere uno luogo poli funzionale.
-Da tempo ci occupiamo di persone sole e in città abbiamo già due esperienze solidali per anziani, una a Torre e l'altra all'Arcella - spiega Don Tommaso Opocher di Sant'Egidio - Come nella altre due esperienze la Casa dell'Amicizia si propone di offrire alla città un modello alternativo all'istituto. Oggi se un anziano vuole continuare a coltivare la socialità spesso non ci sono alternative all'istituto, ma con questo progetto non si intende solo dare uno spazio di socialità agli ultraottantenni, si tratta di pensare al futuro assieme, affiancando alla convivenza solidale lo scambio intergenerazionale, così da dare agli anziani nuova linfa vitale tramite l'incontro con i più giovani, e agli universitari che animano il quartiere uno spazio aperto per le loro attività ed iniziative, volgendo lo sguardo alla solidarietà e agli ultimi».

IL CANTIERE

Sant'Egidio da tempo pensava a questo progetto, così quando la diocesi ha concesso l'utilizzo dell'ex patronato dell'Immacolata non si è perso tempo nell'iniziare i lavori: il cantiere è stato aperto grazie ai risparmi della Comunità di circa 100mila euro a cui si sono aggiunti altri 200 concessi dalla Fondazione Cariparoe altri 150mila ottenuti dalle donazioni dei privati e dalle raccolte fondi.
Ma per portare a termine il progetto, realizzando oltre alla ristrutturazione anche l'efficientamento energetico con cappotto e pannelli solari saranno necessari circa un milione e 100mila euro. Sant'Egidio ha per questo già chiesto un finanziamento: la cifra che sarebbe necessaria ammonta a circa 400mila euro, per questo la comunità si appella alla benevolenza dei molti sostenitori.
La raccolta fondi ordine continua, per le donazioni c'è un conto a cui fare riferimento (lban: 1T 57 J 06230 12141 00001 50964 63, intestato a Comunità di Sant'Egidio Veneto Odv con causale Casa dell'Amicizia), Entro dicembre si spera di completare la prima parte dei lavori che permetterebbero di riaprire il piano terra. Perciò è necessaria una forte spinta da chiunque creda nelle ricadute positive del progetto per tutta la comunità del Portello.


 


[ Marco Miazzo ]