La Comunità di S. Egidio in aiuto della Siria

Subito dopo il terribile terremoto che un mese fa colpiva la Turchia e la Siria Sant'Egidio ha rivolto già nelle prime ore un appello per inviare aiuti - a cui tanti hanno generosamente risposto - e allo stesso tempo ha chiesto con forza che venissero sospese le sanzioni e aperti dei varchi affinchè questi aiuti raggiungessero le popolazioni colpite.
Nelle scorse settimane, una delegazione è andata nei luoghi colpiti, per portare i primi aiuti di emergenza e programmare altri interventi a lungo termine. Il loro racconto, con le immagini delle terribili distruzioni e della consegna dei primi aiuti, ci riporta un dramma di dimensioni inimmaginabili.
"Non l'avevamo mai visto né immaginato - ci scrivono dalla strada tra Damasco e Aleppo - 4 ore in macchina e a destra e a sinistra solo palazzi distrutti, villaggi, periferie di città, a destra e a sinistra. Gli occhi chiedono qualcosa di vivo, di diverso, ma solo scheletri della vita che c'era, senza mai una interruzione". Ma poi ci raccontano gli incontri con le comunità cristiane locali, la loro capacità di resilienza, in una situazione così drammatica.