Andrea Riccardi: «Senza fraternità non c'è futuro»

Conferenza Nasce il corso «Fratelli Tutti» grazie a Diocesi, Ateneo e Istituto scienze religiose Formazione sociale

Nasce il corso di formazione sociale «Fratelli Tutti». Promosso da Diocesi, Università e Istituto superiore di scienze religiose dell'Emilia, è stato presentato ieri mattina al Centro pastorale diocesano e si è concluso con l'intervento «La scelta della pace» di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, docente universitario di Storia contemporanea, ex ministro per la Cooperazione internazionale del governo Monti e presidente della Società Dante Alighieri.
Il corso è rivolto a tutti coloro che hanno un interesse in ambito sociale e politico nelle sue differenti sfumature: dalle esperienze di servizio ai progetti di missione, fino alle scelte lavorative e professionali. I lavori sono stati condotti dal coordinatore didattico Guido Campanini. «Una collaborazione sinodale tra Diocesi, Università e e Issre - ha esordito il vescovo Enrico Solmi - ha portato a realizzare questo progetto che ci sta molto a cuore e che rappresenta un importante strumento di orientamento».
Il rettore Paolo Andrei ha sottolineato come «questo progetto colga un bisogno di primaria importanza» e «aiuti a formare al meglio chi intende impegnarsi in ambito sociale, ecclesiale e politico». Don Fabrizio Rinaldi, direttore dell'Istituto superiore di scienze religiose dell'Emilia, ha ribadito il valore del progetto «pensato per fare in modo che chi vuole spendersi per la collettività possa farlo in modo più efficace». Katia Furlotti ha quindi presentato in maniera operativa contenuti e attività del corso, visibili anche sul sito www.issremilia.it. Le lezioni si svolgeramio di venerdì sera e sabato mattina, indicativamente il primo fine settimana di ogni mese da ottobre a maggio.
Riccardi ha rivolto «i migliori auguri per l'avvio di questo corso di formazione sociale» e si è congratulato «per questa iniziativa che apre la possibilità di formarsi e di pensare il cristianesimo nella storia». Oggi parlare di responsabilità sociale significa necessariamente confrontarsi con la grave crisi economica e sociale a cui stiamo andando incontro. «Una prima grande difficoltà - ha esordito Riccardi - è come praticare la formazione sociale. Viviamo la dimensione egemonica dell'Io, un totalitarismo che toglie spazio alla vita religiosa e comunitaria. Dopo l'esperienza della pandemia, con uno sgonfiamento della politica urlata, vediamo emergere i grandi vuoti della vita sociale e personale». Il tempo attuale deve essere incentrato «sulla ricostruzione del «Noi» - ha proseguito - e sul ritorno ai legami sociali».
L'enciclica «Fratelli Tutti» «è una lettera al mondo - ha osservato Riccardi - un testo maturato durante la pandemia in cui emerge che senza una visione del destino comune, l'umanità smarrisce quella coscienza storica che dal passato conduce al futuro». La fraternità è la chiave di volta per un futuro di pace. «La guerra è la madre di molti mali e di tutte le povertà - ha continuato -; in un mondo globalizzato le guerre si incancreniscono». «Per questo - ha concluso - non possiamo rimanere semplici spettatori, ma farci artigiani della pace».


[ Luca Molinari ]