Webuild, fondi a Sant'Egidio per sostenere duemila ucraini

La guerra in Europa
Aiuti nei Paese. La Comunità è attiva da 30 anni in Ucraina con sedi e volontari a Kiev e in altre città

Aiutare chi sta fuggendo dall'Ucraina in fiamme, chi ha voluto, o ha dovuto, restare, e soprattutto sostenere i bambini e ragazzi ancora sotto le bombe, inviando beni e oggetti di prima necessità, compresi prodotti alimentari e kit igienico-sanitarie. Il Gruppo Webuild, nato nel 2020 da Salini Impregio, specializzato nella realizzazione di grandi opere e infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l'energia idroelettrica, l'acqua e altro, ha scelto la Comunità di Sant'Egidlo per fornire supporto alle vittime della guerra.
Attraverso l'importante donazione del gruppo, la Comunità potrà potenziare le proprie attività umanitarie e l'intenso lavoro a fianco delle vittime. Webuild ha deciso di partecipare in questo modo al programma di aiuti straordinari per la popolazione ucraina lanciato da Sant'Egidio,
 presente da oltre 30 anni nel Paese, con comunità a Kiev, Leopoli, Ivano Frankivs'k, Karkiv e Zovti Vody, oltre che nel Donbass.
In questi giorni drammatici, i volontari locali, nonostante le difficoltà e i rischi, sono mobilitati per fornire prima assistenza (alimenti, acqua, alloggi e beni non alimentari essenziali) a chi è in viaggio verso le frontiere e chi non può andarsene, assistendo come sempre i più fragili, quelli che anche prima della guerra erano nel bisogno: i poveri, i senzatetto, gli anziani, i malati e le persone sole.
Saranno 2 mila gli ucraini che potranno beneficiare della donazione del Gruppo Webuild: ma l'impegno della società, che peraltro non ha attività nel Paese invaso, non intende fermarsi qui. Il progetto è di intervenire anche qui in Italia, per chi è arrivato nel nostro Paese dopo aver perso tutto e aver vissuto l'orrore e la ferocia della guerra: mettendo a disposizione risorse per sostenere percorsi di accoglienza e integrazione in Italia per i rifugiati 


[ Ester Palma ]