Picierno: "Ripartire dalle persone per una Napoli al centro dell'Europa"

Il tour della vicepresidente del Parlamento europeo

«Non potevo che partire da qui, dalla mia terra, da Napoli». Pina Picierno, l'eurodeputata Pd che poco più di un mese fa è stata eletta vicepresidente del Parlamento europeo, ha avviato il suo primo giro nel ruolo che le hanno consegnato i 527 voti della Plenaria di Strasburgo. Una giornata trascorsa «con le persone e nei luoghi che considero il fulcro della mia azione politica». Le donne, a iniziare da quelle in condizioni di privazione della libertà, gli immigrati, i volontari, gli anziani, gli amministratori locali.
Le donne del carcere di Pozzuoli, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi con l'assessora al turismo Teresa Armato, la Comunità di Sant'Egidio 
con la scuola di italiano per gli immigrati e la casa famiglia per gli anziani hanno costituito le tappe di un tour «che oltre a essere un saluto, è stato un modo per ribadire la mia missione, il mio impegno al fianco di queste realtà». Nel carcere femminile di Pozzuoli, dove sono detenute oltre 150 donne, Pina Picierno ha incontrato le detenute che dal carcere tentano «un percorso di emancipazione che possa condurle verso una nuova vita» racconta la vicepresidente. «Ho visto al lavoro la coop Lazzarelle, che dal 2010 aiuta le detenute e i piccoli produttori di caffè del Sud del mondo». Qui le donne sono impegnate nell'intero ciclo produttivo del caffè, dalla tostatura all'impacchettamento, qui «viene offerta loro consapevolezza delle capacità e delle possibilità che le attendono. Il lavoro sottolinea Pina Picierno - restituisce loro dignità e le conduce verso un percorso di reinserimento nella società. Una rinascita». Un percorso che deve molto ad altre donne, alla direttrice del carcere Maria Luisa Palma e a quante gestiscono la cooperativa e il carcere stesso.
Poi la vicepresidente del Parlamento europeo ha fatto rotta su Palazzo San Giacomo, dove al sindaco Manfredi e
all'assessora Armato ha ribadito il suo intento: «Riportare la città al centro dell'Europa e del Mediterraneo», facendo leva, anche, sul suo ruolo all'interno delle istituzioni internazionali.
Infine la matrice sociale dell'impegno politico della vicepresidente ha rotto l'etichetta della visita istituzionale quando, nel pomeriggio, ha incontrato i volontari della comunità di Sant'Egidio 
e, soprattutto, gli uomini e le donne che nella Scuola di lingua e cultura italiana per i migranti realizzano anche attraverso lo studio l`integrazione nel tessuto sociale e produttivo della città e del Paese. Immigrati e rifugiati di ogni età, donne giunte dall'Ucraina, giovani uomini che hanno attraversato il Mediterraneo a bordo dei barconi. A nessuno ha negato il suo abbraccio: «L'Europa dell'accoglienza e della dignità riconosciuta a tutti è quella che dobbiamo costruire. E Sant'Egidio è certamente un modello cui guardare».


[ Bianca De Fazio ]