7 febbraio 2025
Isaia 44, 1-8
Ora ascolta, Giacobbe mio servo,
Israele che ho eletto.
2Così dice il Signore che ti ha fatto,
che ti ha formato dal seno materno e ti soccorre:
"Non temere, Giacobbe mio servo,
Iesurùn che ho eletto,
3poiché io verserò acqua sul suolo assetato,
torrenti sul terreno arido.
Verserò il mio spirito sulla tua discendenza,
la mia benedizione sui tuoi posteri;
4cresceranno fra l'erba,
come salici lungo acque correnti.
5Questi dirà: "Io appartengo al Signore",
quegli si chiamerà Giacobbe;
altri scriverà sulla mano: "Del Signore",
e verrà designato con il nome d'Israele".
6Così dice il Signore, il re d'Israele,
il suo redentore, il Signore degli eserciti:
"Io sono il primo e io l'ultimo;
fuori di me non vi sono dèi.
7Chi è come me? Lo proclami,
lo annunci e me lo esponga.
Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico?
Ci annuncino ciò che succederà.
8Non siate ansiosi e non temete:
non è forse già da molto tempo
che te l'ho fatto intendere e rivelato?
Voi siete miei testimoni:
c'è forse un dio fuori di me
o una roccia che io non conosca?".
Sorelle e fratelli,
siamo in tanti questa sera, riuniti in questa basilica per ringraziare della vita della Comunità di Sant’Egidio. 57 anni al servizio dei poveri, del Vangelo e della pace, a partire da questa nostra città di Roma fino a raggiungere tanti Paesi del mondo.
La Parola di Dio, come sempre nella nostra storia, ci guida in questo anniversario, lo fa con le parole del profeta Isaia. Sono parole, lo abbiamo ascoltato, di benedizione di Dio sul popolo che si è scelto, su popolo che ha eletto. Il popolo di cui parla il profeta è stato formato dal Signore: Ti ha formato dal seno materno e ti soccorre. Cioè, è una sua creatura.
Così il Signore si presenta anche a noi, suo popolo, come madre, padre, amico, protezione. Noi siamo sue creature. E oggi, in questo momento solenne e intimo, riconosciamo la sua benedizione e la sua protezione per noi e per la nostra storia, e lo ringraziamo con tutto il cuore.
Apparteniamo al Signore, la Comunità appartiene a Dio. non appartiene a nessun potere, nessuna ideologia, nessuna forza, se non quella del Signore e del suo Santo Spirito. "Verserò il mio Spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi posteri". La Comunità vive dello spirito e della benedizione che il Signore le dà, in questi anni lo abbiamo vissuto e sperimentato, come in una continua Pentecoste. Liberati dal timore e dalle paure siamo stati chiamati a uscire ogni giorno nella città degli uomini e delle donne, a prenderci le nostre responsabilità e comunicare il Vangelo in tante lingue. Sì, responsabili dei nostri fratelli e di tutti!
Oggi abbiamo bisogno di riconoscere che lo Spirito guida a Comunità. Ne abbiamo bisogno in questo tempo così complesso e difficile, in questa stagione della forza, con guerre che si moltiplicano, fratture che si allargano, individualismo crescente. Un tempo instabile e preoccupante, per tanti versi, che rende instabile e fragile la vita delle persone, soprattutto quella dei piccoli e dei periferici.
Il Signore ci dice chiaramente che riconoscerlo come Padre e guida ci libera dalle ansie e dalle paure: Non siate ansiosi e non temete, non è forse già da molto tempo che te l’ho fatto intendere e rivelato? Che cosa il Signore ci ha fatto intendere e ci ha rivelato da tempo? Che lui è la roccia su cui costruire la nostra personale esistenza, che la Parola di Dio è la roccia su cui costruire la casa della Comunità ogni giorno.
Non siamo ansiosi o timorosi, fratelli e sorelle, confidiamo nel Signore, appoggiamoci a lui come roccia della nostra salvezza! Riconosciamo il cammino fatto, con gratitudine per essere stati liberati da ogni paura e spinti a uscire ogni giorno da noi stessi, per essere felici e rendere felici gli altri.
Questa festa ci pone non tanto davanti a noi stessi per autocelebrarci, non è questo lo spirito di questa nostra preghiera. Ci colloca, anche questa sera, nella storia del mondo. Sempre la Comunità vive nella storia, e allora ci ricorda che il suolo dove noi camminiamo, come dice il profeta, ogni giorno è assetato, che il terreno della vita è inaridito in tanti luoghi e situazioni.
Non distacchiamoci mai dalla realtà che ci circonda per chiuderci in noi stessi, per ripararci dietro le nostre mura, per rifugiarci dietro le nostre porte. No, no! Il Signore sta riversando il suo spirito su di noi e su chi verrà dopo di noi, perché ogni aridità sia bagnata e ogni luogo assetato trovi l’acqua della vita. È il compito che ci affida questa sera.
"Chi crede in me dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva". Scrive l’evangelista Giovanni. Credere in lui è irrigare il mondo inaridito dell’acqua della vita. È dare frutti laddove sembra non esserci più speranza, è dare acqua a chi ha sete di vita vera. Per ciascuno c’è una promessa: Cresceranno tra l’erba come salici lungo acque correnti.
Cresceranno alberi che non appassiranno, ma faranno ombra e daranno sollievo a chi ne ha bisogno. Il Signore ci promette che ci sarà tanta crescita nel futuro, se saremo sempre pronti a ricevere lo Spirito Santo e a lasciarci guidare dalla Parola di Dio. tutto questo lo abbiamo visto, cominciamo a vederlo nelle nostre Comunità che crescono ogni giorno. Lo vediamo nella nostra crescita spirituale personale. Lo vediamo nella crescita di un popolo che è un cuore solo e un’anima sola. Lo abbiamo visto splendere, in tutti questi anni, nella vita di tanti, nei fratelli e nelle sorelle che ci hanno lasciato e che ci accompagnano dal cielo.
Vedremo ancora crescere il bene, perché il Signore è nostro Padre e il suo spirito di rivela come amore. Sì, vedremo ancora crescere il bene, perché il Signore è nostro Padre e il suo spirito si rivela come amore!
Ti ringraziamo, Signore, per questa storia benedetta dal tuo amore e ti preghiamo, oggi e sempre, di preservarla da ogni male. Perché cresceranno tra l’erba come salici lungo acque correnti. Facci crescere, Signore, facci crescere con la tua acqua di vita. Facci crescere con il tuo Spirito, facci crescere per raggiungere tanti angoli di questo mondo. Ti ringraziamo perché ci benedici, perché ci proteggi e ti preghiamo, preservaci da ogni male. Amen.