PREGHIERE

"In un tempo difficile, il Signore ci ha tenuto uniti. Chiediamo un anno di pace e benedizione per chi soffre per le guerre". Il saluto di Marco Impagliazzo al termine della liturgia del Te Deum

La liturgia di questa sera ci porta al ringraziamento al Signore per l’anno trascorso. È stato un anno molto complicato, difficile, di guerre e di violenza. Abbiamo parlato di “stagione della forza”.

Ebbene, nonostante tutto questo, noi ringraziamo il Signore perché ci ha tenuto uniti, ha tenuto unita la Comunità e ci ha indicato i passi da compiere in questo tempo difficile, tenendo aperte le porte delle nostre case, dei nostri cuori, accogliendo tutte le domande di benedizione - come diceva don Marco nell’omelia - che salgono da questo mondo, da tanti uomini e tante donne.

Il Signore ci ha tenuto uniti a lui, al suo Vangelo, alla sua Parola che è sempre lampada ai nostri passi. Ci ha tenuto uniti ai poveri, che sono stati maestri per noi anche quest’anno. E ci ha mostrato tanti miracoli della vita della Comunità, della vita nella fede, perché noi siamo sempre figli del Signore dell’impossibile, e questo tempo di Natale ci ricorda come l’impossibile sia reso possibile nella nascita di Gesù.
Per tutto questo ringraziamo il Signore, ci teniamo uniti a lui e fra noi e ci incamminiamo insieme verso l’anno che viene.
Chiediamo che sia un anno di pace e di benedizione per tutti coloro che soffrono per la guerra. Ricordiamo sempre il Mozambico, che vive ore molto complicate. Ricordiamo Gaza, con tutte le stragi che sono avvenute e con tutte le sofferenze che quel popolo porta con sé. Ricordiamo il Sudan e tutto il Medio Oriente.
Ricordiamoci nella preghiera ciascuno di noi e tutte le nostre Comunità, particolarmente quelle in Ucraina, per cui chiediamo sempre che venga presto la pace.
Di tutto questo ringraziamo il Signore. E ci auguriamo un anno di pace, di bene e di buona salute per tutti.