PACE

Gli Incontri "Imaginer la Paix" promossi da Sant'Egidio nello spirito di Assisi in diverse città del Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo

Con la partecipazione di leader religiosi, dei gruppi tribali e della società civile, e grande partecipazione popolare

 

 

Sabato 5 ottobre le Comunità di Sant'Egidio di Goma, Bukavu ed Uvira, nelle provincie del nord e nel sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, hanno organizzato una serie di incontri nello "spirito di Assisi", che hanno riunito leader religiosi, autorità civili e militari, esponenti della società civile e leader dei principali gruppi etnici per "Immaginare la Pace" sulla scia dell'iniziativa promossa dalla Comunità a Parigi. Particolarmente larga la partecipazione popolare, che mostra la grande domanda di pace che percorre la società di questa regione.

L'edizione di quest'anno si è svolta in un periodo di grande conflittualità regionale in cui, nonostante la tenuta del "cessate il fuoco" tra i gruppi armati, la tensione tra la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda è ancora molto accesa.

Gli incontri hanno avuto anche l'obiettivo di diffondere una coscienza pacificatrice in un clima di crescente violenza nel tessuto urbano delle città in cui si sono svolte. "Immaginare la pace - ha detto Aline Minani - a Goma vuol dire per noi impegnarci per ricucire il tessuto della coabitazione nella città e nei quartieri, a partire dai più poveri e dai bambini che sono le prime vittime della guerra".

A Goma hanno partecipato, oltre al Vescovo cattolico monsignor Willy Ngumbi, anche il Vescovo anglicano, il rappresentante della Federazione delle Chiese protestanti, l'Imam della comunità musulmana. Per le autorità era presente il governatore del Nord Kivu, il generale Peter Cirimwami e il rappresentante della Missione delle Nazione Unite in Congo (MONUSCO) M. Omar Aboud.

Anche nel sud del Kivu, a Bukavu e ad Uvira, gli incontri hanno mobilitato un gran numero di persone, riunite per "Immaginare la pace" ed i leader religiosi hanno firmato l'appello di pace lanciato a Parigi. Bienvenu Bahati, responsabile della Comunità a Bukavu, ha sottolineato che "immaginare la pace oggi nel sud Kivu è dare speranza e proporre delle alternative per uscire dal ciclo della violenza" in un clima in cui la guerra sta "erodendo la speranza", e bisogna passare dal confronto al dialogo tra i gruppi etnici.

A Uvira sono stati invitati allo stesso tavolo i leader religiosi e quelli dei gruppi tribali -  Babembe, Bavira, Banyamulenge, Bafuliru, Bashi - tra i quali ci sono sovente tensioni. Anche loro hanno preso atto che per costruire il futuro bisogna andare oltre le divisioni etniche e la proposta della Comunità di Sant'Egidio è stata accolta come una base di dialogo effettivo per realizzare la pace che ancora manca.

 

 

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