Sono atterrati stamattina con volo proveniente da Beirut 62 profughi siriani, che erano da tempo rifugiati in Libano. Si tratta di un primo arrivo, a cui ne seguirà un altro con 18 persone, il prossimo 6 dicembre, grazie ai corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant'Egidio e dalle Chiese protestanti italiane, in accordo coi ministeri dell'Interno e degli Esteri.
I 62 profughi, di cui ben 25 sono minori, saranno accolti in 10 regioni italiane (Lazio, Toscana, Calabria, Liguria, Umbria, Lombardia, Puglia, Abruzzo, Campania, Piemonte).
A dar loro il benvenuto numerosi giovani della Comunità di Sant'Egidio, con il presidente Marco Impagliazzo, alcuni cittadini siriani, giunti con i corridoi umanitari e oramai integrati, Marta Bernardini, coordinatrice di Mediterranean Hope per la FCEI, Francesco Zito, Direttore Centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e Valentina Setta, capo unità dei Visti della Direzione italiani all'estero e immigrazione, in rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Accogliendoli, Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant'Egidio, ha detto "Benvenuti in Italia, un paese dove regna la pace, dove le scuole e le case sono aperte per voi. Vi accogliamo con grande affetto nella vostra nuova casa. Vi chiediamo di essere buoni cittadini, contribuendo insieme a noi alla costruzione di un futuro migliore. Questo corridoio che avete percorso è un vero e proprio corridoio di pace, che vi allontana dalla guerra per condurvi verso un'esistenza serena e sicura. Sentitevi a casa vostra!"
"Ricevervi qui oggi è per noi un grande onore - gli ha fatto eco Marta Bernardini, della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) - Siamo consapevoli delle violenze che avete subito e delle difficoltà che il Libano sta attraversando. Un pensiero speciale va alle vittime del conflitto tra Israele e Palestina. Continueremo a pregare per la giustizia e la pace in queste regioni tormentate."
A nome del Ministero deli Interni, Francesco Zito, Responsabile dei Servizi Civili per l'Immigrazione, si è rivolto particolarmente ai bambini (25, più di un terzo dei nuovi arrivati): "Parlando in particolare ai bambini tra voi, vi assicuro che troverete nuovi amici e avrete l'opportunità di frequentare la scuola. Il nostro impegno non si limita alla semplice accoglienza; miriamo a una vera e propria integrazione, offrendovi supporto non solo per oggi, ma anche per il vostro futuro in Italia."
Infine Valentina Setta, a nome del Ministero degli Esteri, ha ribadito l'impegno a "lavorare a stretto contatto con le organizzazioni della società civile per promuovere vie legali e sicure, contrastando il fenomeno della tratta di esseri umani. I vostri sorrisi sono la più bella testimonianza dell'importanza e del valore di queste iniziative."
Dopo la breve cerimonia, i profughi si sono subito incontrati con le famiglie e le realtà che li accolgono in Italia, in 10 diverse regioni.