Una delegazione di Sant'Egidio al funerale di Alika: «Ci vuole solidarietà perché la ferita provocata da questo atto barbaro si rimargini»

 

 

Si sono svolti ieri a Civitanova Marche, i funerali di Alika Ogorchukwu,  l'uomo di origini nigeriane, ucciso circa due mesi fa in modo violento e ingiustificato.
La Comunità di Sant'Egidio si è stretta alla famiglia e alla comunità nigeriana con la presenza di una delegazione al rito funebre, che ha portato la solidarietà e l'affetto di tutti per la vedova e per la famiglia, sottolineando che "la morte di Alika è un atto spietato e senza pietà. Un uomo buono, che amava la sua famiglia e il suo lavoro. La sua perdita è una perdita per tutta la società".

 "È doloroso vedere una persona morire in questo modo spietato. Il mondo ha bisogno della compassione e della solidarietà" ha detto Isayah  Isesele, diacono nigeriano della Comunità di Sant'Egidio, nel suo saluto. Sulla bara di Alika, un mazzo di fiori di "Genti di Pace" a confermare le sue parole e la nostra vicinanza.

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