A Kiev in mezzo ai pericoli della guerra, le persone di Sant'Egidio rimaste in città continuano, nei momenti di relativa tranquillità tra il coprifuoco e gli allarmi aerei, ad aiutare chi è più povero e i senzatetto, con la preparazione e distribuzione di pasti e bevande calde, che vengono offerti a chi, nella periferia, è più in difficoltà. Nel quartiere di Troeshina, alla periferia della capitale, quasi ogni giorno vengono distribuiti i pasti a chi ne ha bisogno.
Ad alcuni anziani, che non riescono ad uscire di casa, il pasto viene consegnato attraverso la finestra insieme alle preziose medicine: molte ormai non si trovano più nelle farmacie, quando sono aperte, ma finalmente è arrivato, dopo un viaggio pericoloso, un carico di medicinali da Leopoli.