Quale primo ricordo lasciare ai bambini ucraini appena arrivati in Italia? Un gruppo di studenti universitari della Comunità di Sant’Egidio li ha accolti con una festa nella sede del quartiere San Giovanni di Roma, vicino all’hotel che ospita cinquanta profughi ucraini, donne e bambini arrivati in questi giorni dal loro paese.
Giochi, balli, uno zainetto con pennarelli, matite colorate e quaderni. Sono primi strumenti per restituire l’infanzia a chi all’improvviso ha dovuto abbandonare scuola, amici e familiari. Per loro bisognerà provvedere all’inserimento scolastico, al coinvolgimento in attività educative e di apprendimento della lingua italiana. Con l’aiuto dei Giovani per la Pace, la vita delle madri ucraine con i loro figli può tornare a colori, nella speranza che l’oscurità della guerra smetta presto.