"Il lavoro di Sant'Egidio è nobile perché arriva dove la politica non può arrivare e realizza quello che la politica non riesce a realizzare". Lo ha detto il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo a conclusione della sua visita al centro della Comunità a Trastevere, dove ha incontrato, insieme a Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo, i responsabili delle diverse aree di impegno di Sant'Egidio nel mondo.
"È un onore per me essere in questa casa di pace, dove fate un lavoro straordinario per i più bisognosi ovunque nel mondo", aveva detto nel suo saluto iniziale nel giardino di Sant'Egidio, rispondendo alle parole di benvenuto del presidente Impagliazzo.
In seguito, in un colloquio bilaterale con alcuni responsabili della Comunità, sono stati affrontati diversi temi. Due i più importanti, illustrati al termine della visita da Marco Impagliazzo: "la difesa della libertà religiosa, sia delle minoranze cristiane in Siria e in altri paesi, sia quella dei rohingya musulmani che sono dovuti fuggire dalla Birmania verso il Bangladesh". Un tema strettamente connesso con l'impegno interreligioso di Sant'Egidio.
"Il secondo focus dell'incontro - ha proseguito il presidente della Comunità - è stato sull'Africa e in particolare su alcune azioni di pace in cui Sant'Egidio è impegnata, a partire dal Sud Sudan - dove è stato firmato qui a Sant'Egidio un cessate il fuoco tra le diverse parti, impegno che riprenderà la prossima settimana con tutte le delegazioni. Ancora il Sudan, per il quale si auspica la fine delle sanzioni e poi naturalmente la gravissima situazione del nord del Mozambico dove forze jihadiste operano distruzioni, hanno ucciso tante persone - anche membri della Comunità di Sant'Egidio - e provocato circa 300 mila rifugiati. Per questo abbiamo chiesto agli Stati Uniti di impegnarsi politicamente e di dare supporto alle attività di stabilizzazione dell'area che Sant'Egidio fa attraverso due grandi programmi: quello sanitario per la cura dell'AIDS (DREAM) e quello per la registrazione allo stato civile dei bambini che non vengono riconosciuti (Bravo!)".
Accanto a questi temi, Sant'Egidio ha anche perorato la causa di 4 cittadini americani condannati a morte (un bianco, due afroamericani e un ispanico) chiedendo al Segretario di Stato di intervenire presso il presidente Trump per una richiesta di perdono presidenziale. Una domanda che si inserisce nell'impegno globale per l'abolizione della pena di morte che la Comunità porta avanti da molti anni.
Dichiarazione di Marco Impagliazzo al termine del colloquio VIDEO