"Siete il frutto nuovo della fantasia di Dio" è stato con queste parole piene di affetto che il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del consiglio delle conferenze episcopali europee, ha salutato la Comunità di Sant'Egidio in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione.
Il cardinal Bagnasco ha presieduto mercoledì 21 febbraio la liturgia di ringraziamento nella cattedrale di Genova insieme a numerosi sacerdoti concelebranti. Stipato nelle navate della Cattedrale, insieme al ministro Roberta Pinotti, al sindaco Marco Bucci e a numerose autorità, c'era il popolo di Sant'Egidio a Genova: circa duemila tra giovani italiani e "nuovi europei", anziani, disabili, famiglie delle periferie.
"Guardare alle origini non è compiacimento - ha spiegato il cardinale Bagnasco - ma un dovere per ringraziare della propria storia e per guardare il futuro". E ha ricordato la nascita della Comunità a Roma, nel pieno della rivoluzione culturale del 68: "da allora tante cose cambiate - ha proseguito - molte sono passate, ma voi siete rimasti, perché di fronte al turbinio degli eventi avete trovato nel Signore la stabilità".
Andrea Chiappori, il responsabile di Sant'Egidio a Genova ha ribadito la gratitudine per questi anni di preghiera e impegno: "la vicinanza di tanti ci mostra la forza dell'amicizia: leggere il Vangelo é sempre stato per noi cercare quel punto di rottura personale che porta a intrecciare legami e costruire ponti". Dopo la liturgia, a Palazzo Ducale esplode la festa, con giovani italiani e richiedenti asilo a cantare e ballare insieme. E l'impressione è che, mentre si festeggiano i cinquant'anni passati, ci sia già chi pensa ai prossimi cinquanta.