Importanti passi in avanti si stanno realizzando in queste settimane in Centrafrica, applicando quanto previsto nell'accordo di Roma. Riassumiamo alcune delle principali notizie che mostrano come, in una situazione estremamente difficile, la via tracciata a Sant'Egidio comincia a dare i suoi frutti.
Il 31 luglio, il Segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite con delega alle operazioni di mantenimento della pace, Jean-Pierre Lacroix, ha visitato il Centrafrica, incontrando i vertici istituzionali del paese e rilasciando al termine un comunicato nel quale afferma:: "Il Segretario generale aggiunto ha detto di avere evocato, con i suoi interlocutori, gli sforzi di pace in corso ed in particolare l'accordo di Roma sotto l'egida della Comunità di Sant'Egidio e l'iniziativa dell'Unione Africana".
E' un altro importante segnale della stima e dell'alto livello di collaborazione di Sant'Egidio con le Nazioni Unite, con le quali esiste un accordo di collaborazione.
L'equipe di Sant'Egidio attualmente in Centrafrica ha proceduto il 2 Agosto alla distribuzione di aiuti di emergenza giunti nel paese grazie alla Cooperazione Italiana. 1034 donne rifugiate a Bangui e provenienti da tutto il paese hanno ricevuto ognuna riso e farina, pezzi di sapone, stuoie, olio, sale, latte in polvere, caffè, the. A questa prima distribuzione ne seguiranno altre in diversi quartieri di Bangui.
Una donna, rifugiata per cinque anni in Camerun e ritornata nel paese da solo due settimane, ha dichiarato ad un giornalista locale: "Sono
ritornata nel paese appena da due settimane. Io sono fiera di questo aiuto che ci sosterrà per qualche tempo. Grazie alla Comunità di Sant'Egidio."
L'équipe di Sant'Egidio ha incontrato i vertici istituzionali del paese, preparando i prossimi passi nell'implementazione dell'accordo di Roma, in particolare la libera circolazione degli aiuti umanitari per la popolazione civile in tutto il territorio nazionale.
LEGGI ANCHE:
Il testo integrale dell'Accordo Politico per la Pace