Aiutare una donna significa aiutare un'intera famiglia, ma anche innescare un processo virtuoso che le permetterà non solo di essere autonoma ma di poter a sua volta aiutare altre donne. In una sola parola: integrazione. E' questa l'idea alla base del progetto della Comunità di Sant’Egidio “Madri e Figli rifugiati: dall’accoglienza all’inclusione”, reso possibile grazie ad un’erogazione liberale di Merck & Co. per conto della sua consociata italiana MSD, presentato ieri in una conferenza stampa nella Scuola di Lingua e Cultura Italiana di Sant’Egidio.
"Il mio sogno è che aiutando queste 400 donne, in 400 modi differenti, le metteremo in condizioni di aiutare loro stesse e altre 400 donne e quindi le loro famiglie, e poi altre 400 e così via - ha spiegato Nicoletta Luppi, Amministratore Delegato di MSD Italia - Possiamo fare molto per queste madri e i loro figli ma possiamo imparare altrettanto: in primis la lezione del coraggio, sono pronte a mettersi in discussione, a studiare e ad imparare, queste donne sanno che il futuro si conquista con il lavoro, con la dedizione e con l’impegno. Questa è una lezione che troppe volte si tende a dimenticare".