Quel giovane tra La Pira e la «Rosa Bianca». Andrea Riccardi sul Corriere della Sera

Quel giovane tra La Pira e la «Rosa Bianca». Andrea Riccardi sul Corriere della Sera

Un ricordo di David Sassoli mi torna in mente: l'incontro in Campidoglio con lui ventenne, che sorreggeva La Pira, anziano (morto un anno dopo). Era il 1976: c'era stata una Messa celebrata dal cardinal Poletti, presente il sindaco Argan, che incontrava per la prima volta il Vicario del papa in un clima teso. Il Msi riprodusse la foto dell'incontro sui manifesti per denunciare il cattocomunismo. La Pira volle esserci e chiese a David di accompagnarlo. Mi avvicinai a lui.
Lo conoscevo bene: aveva frequentato il mio Liceo romano, il Virgilio (negli stessi anni del cardinale Zuppi). Salutai il professore che mi sorrise stanco e un po' ispirato dal momento. Mi colpì l'immagine del giovane che sorreggeva filialmente La Pira.
Lo stesso anno, questi rilasciò una bella Intervista a Domenico, padre di David, con una frase significativa: «Ogni politica che sia degna di questo nome si muove sempre in rapporto ad una visione del mondo...». Sembra un pensiero datato, ma Sassoli gli sarebbe rimasto fedele sino a oggi.
Era cresciuto nella familiarità con forti figure cattoliche, come La Pira, David Turoldo che frequentavano i genitori nel centro di Roma, a Via delle Coppelle, nel loro appartamento sopra l'Istituto Sturzo. David era legato al ricordo di don Milani, amico del padre. Familiare dei maestri dell'inquietudine cattolica, da giovane Sassoli frequentava vari gruppi animati da Paolo Giuntella, di dieci anni maggiore di lui, specie la «Rosa Bianca». Era un mondo critico sul potere democristiano ma non marxista, abitato da fermenti postconciliari, che da Roma spingevano a guardare all'Europa e al mondo. Pietro Scoppola, Vittorio Bachelet (ucciso nel 1980 dalle Br), erano i riferimenti in questo ambiente fervido di discussioni, riunioni, letture varie, come allora avveniva in un clima ancora segnato dal '68. Erano cattolici democratici, esterni alla Dc, che guardavano a sinistra con originalità. Sassoli, tra di loro, si differenziava da Giuntella più «profetico».
L'esperienza scout l'aveva educato alla semplicità, l'amore della natura, la facilità di rapporti. Fin da giovane è stato sempre un uomo simpatico e sorridente, capace di empatia con le persone, appassionato alle cause e alle situazioni più diverse. Cristiano, viveva la laicità della realtà concreta e delle istituzioni. Ma era sempre rimasto, come il suo riferimento La Pira, un uomo di visione.


[ Andrea Riccardi ]