Scuole di Sant'Egidio, studenti raddoppiati. La Giornata della pace si celebra senza corteo

L'evento
Chiappori: «Dopo tanti mesi di Dad, i ragazzi hanno bisogno di socialità» Domani all'Annunziata una riflessione sulle guerre con il vescovo Tasca

La pandemia cambia i riti, stravolge le abitudini, spinge a ricercare, appena si aprono spiragli di libertà, nuovi spazi sociali. E alla vigilia della Giornata mondiale della pace del primo gennaio (una tradizione che in tempi pre Covid vedeva sfilare per le vie del centro il coloratissimo corteo di Sant'Egidio con bambini e ragazzi di tutto il mondo) dalla stessa Comunità arrivano segnali di speranza.
«Dopo tanti mesi segnati dalla didattica a distanza e tante difficoltà per giovani e giovanissimi, vediamo che sono quasi raddoppiate le presenze nelle nostre Scuole della pace dove si fa doposcuola gratuitamente», dice Andrea Chiappori, riferimento storico di Sant'Egidio 
a Genova: «La crescita riguarda sia gli italiani sia i giovani nati in Italia da famiglie straniere». La voglia di socialità unita alle difficoltà riscontrate nell'apprendimento a distanza sono le molle che spingono a ritrovarsi viso a viso, nei tanti spazi all'aperto dove si svolgono le lezioni pomeridiane con i volontari.
«Per tutto il periodo della didattica a distanza anche noi abbiamo seguito di pari passo le disposizioni ministeriali e quando era in Dad la scuola ufficiale lo eravamo anche noi - continua Chiappori - ora però c'è voglia di ritrovarsi con tutte le precauzioni e le accortezze del caso. E la nostre scuole sono sempre più frequentate».
La celebrazione all'Annunziata
Adeguandosi alle necessità dei tempi, per il secondo anno consecutivo la Giornata della Pace a Genova non deborderà col suo corteo fuori dalla basilica dell'Annunziata ma vivrà tutti i suoi riti domani primo giorno del 2022, a partire dalle 15.30, all'interno del perimetro della chiesa.
«Anche quest'anno la Comunità di Sant'Egidio 
non rinuncia a cominciare il nuovo anno insieme a chi lavora per un mondo più giusto e più umano, libero da guerre, terrorismo e ogni forma di violenza - per questo il primo gennaio invita a partecipare a "Pace in tutte le terre 2022", l'incontro di riflessione a supporto della Giornata Mondiale della Pace alle 15.30 di sabato nella basilica della Santissima Annunziata del Vastato». L'arcivescovo padre Marco Tasca guiderà una riflessione a partire dal tema scelto da papa Francesco per la Giornata giunta all'edizione numero 55, dedicata a tre temi: dialogo fra generazioni, educazione e lavoro, visti come strumenti per edificare una pace duratura. Come ogni anno, si inizierà ricordando tutte le terre che nel Nord e nel Sud del mondo attendono la fine della guerra e del terrorismo, ma si ascolteranno testimonianze di chi oggi vive e opera in Italia e a Genova, diventata una nuova patria.
La storia della giornata
Sono 55 anni che la Chiesa cattolica celebra il 1° gennaio come Giornata Mondiale della Pace. «L'insistenza è segno che í cristiani non possono mai rassegnarsi ad accettare la guerra come soluzione ai conflitti e sempre vogliono essere operatori di pace».
Dopo l'appuntamento all'Annunziata, molti dei partecipanti si trasferiranno, senza corteo, in cattedrale per la Messa celebrata dall'arcivescovo Marco Tasca alle 18.
Sono segni di ritorno a una progressiva normalità così come lo erano stati i pranzi di Natale di San'Egidio 
che erano saltati nel 2020 e quest'anno sono stati riproposti. «Sono stati molti meno, solo 7 contro gli oltre venti degli ultimi anni, e abbiamo ospitato a tavola 700 persone mentre erano state 8.000 nel 2019 - riprende Chiappori - limitando l'accesso solo a chi aveva il super Green pass ed escludendo per sicurezza anziani e bambini. Ma dopo un anno di stop la tradizione è ripresa». E nessuno è stato davvero escluso. «I nostri volontari hanno poi portato a casa di chi non aveva potuto essere presente migliaia di pasti pronti e pacchi viveri, raggiungendo 12.000 famiglie». 

 


[ Bruno Viani ]