A Natale invitati speciali in arcivescovato grazie alla comunità di Sant'Egidio di Lucca

L’iniziativa. Un Natale vicino a chi è povero e solo anche a Lucca
Monsignor Giulietti ha pranzato con cinquanta persone. Altri trenta ospiti alla parrocchia di S. Vito. Venti pasti da asporto consegnati dai volontari . Anche in un anno dove incontrarsi è ancora difficile a causa della pandemia.

Sabato 25 dicembre per la seconda volta il vescovo Paolo Giulietti ha ospitato il pranzo di Natale della comunità di Sant'Egidio nel salone dell’arcivescovato. Un altro pranzo si è tenuto nei locali parrocchiali di San Vito con i ragazzi della scuola di italiano. Nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti Covid, compreso il Green Pass per ciascuna delle persone presenti al pranzo.
«Al tempo del covid, è tornato il pranzo di Natale per i poveri – spiegano Lino Paoli, Stefano Camoni, Laura Creus ed Eleonora Colonnata responsabili della comunità di Sant'Egidio
. Questo è il Natale della creatività. I modi tradizionali e le grandi tavolate di 250 persone iniziate dal 2003, al momento non sono possibili. Cerchiamo di arrivare alle situazioni di difficoltà in modo sicuro attraverso un lavoro capillare e sperimentale durante due anni di pandemia. Al pranzo di Natale abbiamo accolto e siamo stati vicini a situazioni conosciute di chi era solo, senza fissa dimora. Circa 110 pasti caldi serviti se si considerano i 50 seduti ai tavoli in arcivescovato, 20 pasti in asporto e 37 alla parrocchia di San Vito. Proprio a San Vito, abbiamo trovato una realtà molto disponibile con spazi adeguati per il secondo pranzo di quest’anno. Presenti al pranzo in arcivescovato, il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessora al sociale Valeria Giglioli.
L’opera dei volontari che hanno potuto partecipare è stata fondamentale per la piena riuscita dell’iniziativa. «I volontari ci hanno aiutato molto – spiegano i responsabili di Sant'Egidio 
–: erano circa un centinaio di cui 29 giovani. Abbiamo fatto la distribuzione alimentare per le famiglie con bambini e anziani a cui abbiamo donato la spesa natalizia anche tramite feste organizzate nei giorni precedenti il Natale dalla nostra Scuola della pace. Abbiamo raggiunto in totale 200 famiglie e 170 bambini, 70 fra elementari e medie. Quasi 250 i regali ricevuti per la grande generosità delle persone e poi distribuiti. Un pacco è stato donato anche ai detenuti del carcere: conteneva cioccolato, caffè e un regalo. Sono stati portati anche pasti caldi al Centro Anziani di Monte San Quirico e alla Pia Casa e alle casine degli anziani autonomi a Lucca. Tanti ristoranti e aziende vinicole lucchesi hanno sostenuto il pranzo di Natale, con un menù tipico e vario».
Un ultimo pensiero Lino Paoli lo rivolge alla Scuola d’italiano per ragazzi stranieri di Sant'Egidio
. «Anche oggi la loro opera è stata molto preziosa. Amin, uno dei nostri ragazzi, ha preso da poco la patente e si è reso disponibile a trasportare al pranzo di Natale di San Vito alcuni anziani».