La vergogna d'Europa davanti a questi volti

[Lesbo] Già cinque anni fa ne era rimasto sconvolto. Da allora nulla o quasi è cambiato nel campo di Mavrovouni a Lesbo, che ha sostituito quello di Mória, distrutto da un incendio nel settembre 2020.
Papa Francesco è tornato, nel suo recente viaggio a Cipro, Lesbo e Grecia, a scuotere le coscienze e a lanciare un nuovo appello all'Europa per l'accoglienza dei profughi. «Sono qui per guardarvi negli occhi», ha detto. «Chi ha paura di voi non ha visto i vostri volti». E ha aggiunto: «Troviamo il coraggio di vergognarci davanti ai volti dei bambini. Vi prego, fermiamo questo naufragio di civiltà».
Un appello rivolto a tutti, ma in particolare ai Paesi del Vecchio continente: «In Europa c'è chi persiste nel trattare il problema come un affare che non lo riguarda. È triste sentire proporre l'impiego dei fondi comuni per costruire muri».
A Lesbo, secondo i dati Onu, ci sono 2.487 profughi e richiedenti asilo, per lo più provenienti dall'Afghanistan. I "corridoi umanitari" di Sant'Egidio 
ne hanno portato in Italia alcune centinaia. «È facile trascinare l'opinione pubblica instillando la paura», ha detto papa Francesco. «Vanno affrontate le cause remote, non chi ne paga le conseguenze».

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