La Comunità di Sant'Egidio fa festa con migranti e senza fissa dimora

Sabato alle 13 il pranzo che si terrà nella chiesa di san Severino e Sossio

A Natale, la Comunità di Sant'Egidio, quando in tutto il mondo le famiglie si riuniscono attorno alla tavola, fa festa con una famiglia più larga fatta da senza fissa dimora, migranti e profughi, famiglie in difficoltà, anziani soli, carcerati. Una festa che ha resistito alle difficoltà della pandemia e che raggiungerà decine di migliaia di persone in Italia e nel mondo.
Anche quest'anno - nel rispetto delle norme sul distanziamento e con tutte le precauzioni necessarie a prevenire la diffusione del virus - si regalerà a tanti la gioia del Natale. Sabato alle 13, nella chiesa di San Severino e Sossio, ci sarà la Festa del dono, con la consegna di regali e di un pasto natalizio ai poveri che verranno. Sarà presente l'arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia che assieme ai volontari della Comunità, accoglierà i poveri nella Basilica.
La Comunità di Sant'Egidio 
mantiene, in questo modo, la tradizione e prepara una festa ricca di calore per i più fragili a testimonianza della sua attività sempre improntata all'attenzione verso le persone meno fortunate.