Il vescovo Marco Tasca benedice la nuova casa famiglia a Carignano

«Anziani in casa famiglia per battere la solitudine» Un alloggio per 6 ospiti inaugurato da Sant'Egidio a Carignano

Carmela Carnarella, 83 anni da compiere a luglio, qualche tempo ha ai suoi figli ha detto: «Ho intenzione di entrare in una casa famiglia». «E così ho fatto - continua - dopo una vita da volontaria. Qui mi trovo bene e fra i compiti ne ho uno preciso: apparecchio la tavola, a pranzo e cena». La casa, in realtà, si chiama "Convivenza solidale Roberto Bianchi–Sant'Egidio". È stata inaugurata ieri in corso Podestà: ultimo esempio dell'esperienza che la Comunità di Sant'Egidio propone a chi, anziano ma autosufficiente, non vuole proseguire la propria vita in un istituto. In questo appartamento signorile, con l'orto sul terrazzo e le ortensie, i centrini fatti a mano e il quadretto di Santa Rita sulla mensola accanto alla cucina convivono sei persone anziane. Tutte donne:
la più giovane ha 76 anni, le più longeve più di 90. Le prime convivenze solidali a Genova, spiega la referente Roberta Reboa, risalgono ai primi anni Ottanta. Attualmente, per gli anziani, in città esistono tre realtà: accanto a questa di Carignano, un altro appartamento sempre in centro e un altro a Sampierdarena. L'abitazione di corso Podestà è stata ristrutturata grazie all'impegno della famiglia Bianchi: la vedova Giovanna e i figli Alessandro e Vittoria così hanno voluto dare seguito all'impegno, nell'aiutare gli altri, del proprio marito e padre Roberto Bianchi, imprenditore. «In questa esperienza più che dare abbiamo ricevuto - afferma Alessandro Bianchi - papà continua a essere accanto agli altri attraverso di noi».
L'arcivescovo di Genova Marco Tasca parla con gli anziani, prega, benedice la nuova casa. E riflette: «O stiamo assieme o nessuno, da solo, sarà in grado di farcela da solo. Il messaggio più forte che viene da questa casa è proprio questo: è il prendersi cura dei più fragili, dei più deboli. E farlo assieme. Inventare nuove forme di solidarietà è uno strumento che abbiamo per uscire da questa situazione della pandemia che sentiamo ancora pesante, che ci ha segnato e che, con fatica, stiamo cercando di rielaborare». Una soluzione, quella della convivenza solidale, che «dà una risposta alle domande degli anziani - sottolinea Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant'Egidio in Liguria perché anche e soprattutto in questi tempi di pandemia ci siamo resi conto di quanto siano stati poco rispettati i diritti dei più deboli». Un messaggio video con l'importanza del «salvarsi assieme», che riprende le parole di Papa Francesco, è il dono del presidente nazionale della Comunità Marco Impagliazzo per l'inaugurazione della casa. Un'esperienza che, come sottolinea l'assessore Matteo Campora, ha un valore di assoluta importanza: «In una città come la nostra, con anziani e case sfitte, è un modello da sostenere e, per quanto possibile, da replicare».


[ Silvia Pedemonte ]