Sant'Egidio attiva una linea telefonica solidale

Consigli medici e consegna di farmaci e viveri a domicilio Quadruplicati i volontari per anziani, rom e senzatetto

Una linea telefonica solidale attiva 7 giorni su 7 per chiedere consigli medici su patologie diverse dal coronavirus, oltre la consegna a domicilio di farmaci e di beni di prima necessità. È il nuovo servizio della Comunità di Sant'Egidio a favore delle fasce più deboli, in primis malati, anziani e persone sole, a dura prova in questa grave emergenza. Le persone più fragili di Roma possono contattare lo 06.8992299 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
«Abbiamo attivato una rete di medici specialisti a favore di tutti coloro che in questo momento faticano a rivolgersi ai normali canali del sistema sanitario», spiega il presidente della Comunità di Trastevere, Marco Impagliazzo. Il telefono si avvale dell'esperienza del programma Dream della Comunità di Sant'Egidio (attivo in 11 Paesi africani) e dei servizi della Global Health Telemedicine che da anni offrono consulenza a centri sanitari in diversi luoghi del mondo.
La macchina della solidarietà di Sant'Egidio ha ingranato la marcia per non lasciare soli i più vulnerabili in piena emergenza sanitaria grazie anche alla collaborazione di migliaia di volontari. «In queste settimane si sono quadruplicati - prosegue Impagliazzo -. Esiste una Roma solidale che vede una grande mobilitazione dei più giovani e di tanti che pur non facendo parte della Comunità si sono resi disponibili a favore dei più vulnerabili».
Rom. senza fissa dimora e anziani i tre fronti verso i quali sono stati implementati i servizi. «Nei campi nomadi le persone sono attualmente isolate non potendo venire in città - le parole del presidente -. Molti di loro, tra l'altro, vivevano di elemosina. Quindi nei quartieri dove abbiamo sedi della Comunità vicine ai campi rom - come a Torre Maura, a Monte Mario e a Castel Romano -, i volontari stanno quotidianamente distribuendo cibo, mascherine, gel igienizzanti». Incrementate anche le prestazioni a favore dei senza dimora in questo periodo ulteriormente isolati ed emarginati a causa delle strade deserte. Oltre a cibo e bevande calde distribuiti anche la mattina, i volontari danno consigli pratici su come difendersi dal contagio. «A queste persone manca l'informazione - dice Impagliazzo -. Sono spaventate e disorientate. Quindi forniamo loro linee guida di comportamento ma soprattutto cerchiamo di confortarli e tranquillizzarli».
Supporto garantito anche agli anziani che in questo momento non possono contare neanche sull'aiuto di familiari residenti in altre zone. I volontari del programma "Viva gli anziani!" offrono supporto a 3mila "over 80" con telefonate e consegna gratuita della spesa. I Giovani per la Pace, movimento giovanile della Comunità di Sant'Egidio, sono in prima linea per garantire forme di "presenza creativa" negli istituti e nelle case di riposo dove l'accesso non è consentito. Agli anziani sono state recapitate lettere e videomessaggi.
Questo surplus di attività trova forza nella preghiera. «Tutte le sere alle 18 tutte le comunità del mondo sono spiritualmente unite - condude Impagliazzo -. Preghiamo in dodici lingue diverse per essere in comunione in questo momento difficile». La preghiera è trasmessa in diretta sulla pagina Facebook e sul sito della Comunità di Sant'Egidio.


[ Roberta Pumpo ]