La pace in Sud Sudan passa anche da Roma: cosa c’è dietro il perdono tra due grandi nemici

La pace in Sud Sudan passa anche da Roma: cosa c’è dietro il perdono tra due grandi nemici

Africa
Firmato in extremis l’accordo per un nuovo governo di unità nazionale tra il presidente Salva Kiir e il suo (ex) vice Rick Machar. I nodi da risolvere dopo 400 mila morti. Il ruolo giocato dalla Comunità di Sant’Egidio per portare al tavolo della tregua gli altri ribelli

Finalmente una buona notizia dal Sud Sudan, il Paese più giovane (e più povero) del mondo: con la nascita di un nuovo governo di unità nazionale, i nemici hanno deciso di perdonarsi (almeno a parole) e di ricominciare insieme. Ci avevano provato in passato, prima di tornare alle armi in un Paese già semidistrutto: il conflitto scoppiato nel 2013 ha causato 400 mila morti e 4 milioni di sfollati su una popolazione di 12 milioni (l’82% dei quali vive con meno di un euro al giorno). «Ora comincia un nuovo capitolo della nostra storia — ha dichiarato ieri Salva Kiir, il presidente con il cappello di cowboy (il primo gli fu donato da George W. Bush) — La pace non sarà più messa in discussione. Io perdono Riek Machar, e chiedo a lui di perdonare me. E chiediamo alla nostra gente di fare altrettanto».

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https://www.corriere.it/esteri/20_febbraio_23/pace-sud-sudan-passa-anche-roma-cosa-c-dietro-perdono-due-grandi-nemici-af9f5a72-562e-11ea-b447-d9646dbdb12a.shtml


[ Michele Farina ]