"Ora le mamme sieropositive partoriscono bimbi sani"

"Ora le mamme sieropositive partoriscono bimbi sani"

6 domande a Paola Germano, responsabile di "Dream in Africa" della Comunità di sant'Egiio
Abbiamo un centro di biologia molecolare che ci permette di fare prevenzione contro il cancro

A Zimpeto, una delle zone più popolose e povere di Maputo, capitale del Mozambico, si trova un luogo di speranza in cui da donne sieropositive nascono bambini sani. È il «Centro Dream» per la cura dei malati di Aids, struttura della Comunità di Sant'Egidio. Qui oggi arriva in visita papa Francesco, accolto dal fondatore Andrea Riccardi. Dream è un programma avviato nel 2002 per «far fronte ai 30 milioni di malati di Hiv lasciati in Africa senza terapia», spiegano dalla Comunità. I 49 centri (con 530 dipendenti in tutto) sono diffusi in undici Paesi: 500mila malati accolti, di cui 18mila bambini. E 130mila bimbi nati sani da mamme sieropositive. Il Centro di Zimpeto è l'ultimo realizzato, inaugurato a giugno 2018. Ci sono 3.800 ammalati. Ne abbiamo parlato con Paola Germano, responsabile generale di «Dream in Africa».
1 Chi sono i vostri pazienti?
«Il Centro è dedicato soprattutto alle donne».

2 Quali sono le particolarità?
«Un laboratorio di biologia molecolare che permette di fare prevenzione anche contro il cancro, con apparecchi sofisticati che individuano in tempo quei virus che possono trasformarsi in tumore. E poi, qui vengono partoriti piccoli che stanno bene».

3 Qual è l'aspetto più bello e chi vi aiuta?
«I bambini sono la nuova generazione, che così nasce sana. Le donne stesse sono una chiave del "successo". Dopo alcuni mesi di cura molte hanno cominciato a stare bene, si sedevano sulle panchine e incoraggiavano altre malate. È nato così il ruolo delle "testimonial", che si sono sempre più coinvolte nel programma. Con risultati impressionanti».
4 In che senso?
«Le donne non potevano portare le medicine a casa perché i mariti le avrebbero cacciate di casa. Era ed è una "battaglia culturale" da affrontare in tanta parte di Africa. Così le attiviste hanno iniziato a battersi per i diritti dei sieropositivi. Si sono costituite in associazione: "Eu
Dream". Hanno organizzato marce di protesta. Vanno in tv, partecipano a conferenze. Stanno contribuendo al cambiamento di mentalità».
5 Ma sono rientrate nella società con una vita «normale»?
«Eccome. Hanno ripreso le redini della propria famiglia e anche a studiare: molte sono farmaciste, biologhe, infermiere. E oggi per loro sarà un giorno storico».
6 Perché?
«Cacilda Massango, la coordinatrice del Centro, era una malata della prima ora, oggi è una dottoressa. E questa mattina rivolgerà il saluto pubblico al Papa da parte di tutti noi».