Coraggio e viltà. Pasqua di sangue in Sri Lanka

Coraggio e viltà. Pasqua di sangue in Sri Lanka

Il commento

E’ stata una Pasqua di sangue in Sri Lanka. Il mondo attonito ha seguito in diretta gli attentati. Non è stato un fatto remoto. Non solo perché ci sono una quarantina di vittime non srilankesi, appartenenti a varie nazionalità. Ma anche perché migranti di questo Paese sono sparsi in tutto il mondo e vivono con noi. Li abbiamo sentiti parlare dei loro parenti e amici in qualche modo coinvolti negli attentati. In questa Pasqua di sangue si sono accorciate le distanze del mondo globale e, nonostante le frontiere e le barriere, ci si è sentiti tutti più vicini. I terroristi hanno approfittato di questo scenario globale con un macabro simbolismo che ha fatto coincidere gli assassini con la Pasqua. Volevano fare una strage ancora più grande, come si vede anche dagli ordigni inesplosi. (Continua a leggere sul Corriere della Sera)


[ Andrea Riccardi ]