Chi trova un amico trova un tesoro. Per il cuore e il palato

Chi trova un amico trova un tesoro. Per il cuore e il palato

Mangia e bevi
TRATTORIA DEGLI AMICI piazza di Sant'Egidio 3/6, Roma; info: tel 06/5806033; chiuso: mai; ferie: 24/26 e 31 dicembre, Capodanno e una settimana a Ferragosto; carte di credito: tutte tranne Dc; costo: antipasti 6/14 euro; primi 9/12,50; secondi 13/17,50; dolci 5/6.

La concorrenza è forte e rapace, a Trastevere, ma loro sono in gamba. Loro sono gli amici, ce l'hanno scritto anche sulle t-shirt, e sono una bella miscela di professionisti, volontari e disabili uniti in cooperativa dal 1991, d'intesa con la Comunità di Sant'Egidio.
Giuseppe Di Pompeo, allora a capo del progetto, ricorda: «Era un localino, nel 2000 ci siamo spostati nella sede attuale, ma già allora era chiara una cosa: ai ragazzi con problemi un lavoro retribuito cambiava la vita». E Paola Scarcella, che oggi ha lo stesso ruolo: «Il lavoro dà dignità e sicurezza. Ragazzi che avevano paura a uscire di casa oggi prendono l'autobus e vengono qui da soli. Ne abbiamo tredici sotto contratto, tra cucina e sala». Ed è toccante il clima d'amicizia, d'intesa, che si crea tra tutti e finisce per coinvolgere l'avventore.
Non vorremmo che qualcuno adesso pensasse all'opera buona prima di Natale. Prima e dopo Natale, è giusto sapere che tutti i ricavi della trattoria vanno a sostenere i corsi d'inserimento nel mondo del lavoro di elementi disabili o diversamente abili, lavoro che non coinvolge solo la ristorazione ma anche altri campi. I quadri e molti oggetti presenti nel locale sono opera del laboratorio artistico. E infine, a scanso di equivoci, qui si mangia bene.
Lo chef, Flavio D'Ambrosio, è un professionista. Piatti della tradizione romana cucinati come si deve: frittata di patate, fritto misto, "coccetti" di trippa, di salsiccia e broccoletti, di polpettine cacio e pepe, di fiori di zucca, di alici fritte,
di coratella con patate e sedano rapa. Poi: tonnarelli cacio e pepe, mezze maniche alta gricia (entrambi da bis), paccheri all'amatriciana, pollo alla cacciatora, agnello con cicorietta, ossobuco. Tra i dolci, un buon tiramísù e una fresca mousse di yogurt con amarene. Una delle poche cose, le amarene sciroppate, che fanno tornare bambini. Vini: poche etichette, una trentina, ma scelte bene e proposte a prezzi più che corretti.
Quanto all'umanità e all'amicizia che si vedono nei gesti, negli occhi, nei sorrisi, quelle non hanno prezzo e restano dentro, scaldando, anche quando si è usciti.


[ Gianni e Paola Mura ]