Cena a sostegno della mensa

La mensa diocesana, in collaborazione con la Comunità di sant'Egidio, è una porta aperta sul territorio per accogliere tanta gente in difficoltà: italiani che vivono per strada, stranieri che hanno perso il lavoro, pensionati, famiglie con tanti bambini.
Lo scorso 4 giugno i suoi tavoli sono stati apparecchiati per un centinaio di ospiti che hanno voluto offrire un contributo, mediante una cena di beneficenza. Le tovaglie, i portabicchieri e i cestini per il pane erano gli stessi: come sempre semplici ma colorati, per ravvivare l'ambiente. I commensali non provenivano soltanto da Frosinone ma anche dai centri limitrofi: insegnanti e impiegati, negozianti e studenti, ognuno è stato felice di partecipare e di aiutare. Il menù è stato ideato, eseguito e offerto totalmente dagli alunni dell'Istituto alberghiero di Veroli (con un ringraziamento particolare alla dirigente Bianca Maria Valeri), in divisa da chef e camerieri, accompagnati dagli insegnanti di cucina, Luca Minnucci, e di sala, Gianni Milideo.
Durante la cena è stato proiettato un video che illustrava alcuni momenti di vita quotidiana della mensa, ma anche del prezioso servizio di distribuzione di pasti che si svolge due giorni a settimana, alla stazione di Frosinone, in soccorso a quanti trovano solo lì un riparo dal freddo e dalla solitudine. Ad allietare la serata - con brani di Mozart - il quar
tetto Flautarchia, formazione cameristica composta da giovani allievi del conservatorio Licino Refice: Giorgia Ferranta al flauto; Elena Sofia Ferrante al violino; Gian Giacomo Ferrante alla viola; Aurora Macci al violoncello.
Anche il vescovo Ambrogio Spreafico, accompagnato dal direttore della Caritas Marco Toti, non ha fatto mancare la sua presenza e una sua riflessione.