Senilità, una lettura spirituale della Comunità di Sant'Egidio

Senilità, una lettura spirituale della Comunità di Sant'Egidio

Un confronto a più voci con Andrea Riccardi e le riflessioni di un medico, un teologo e un vescovo

«Il numero degli anziani è cresciuto. La loro età media si è innalzata. È la realizzazione di un sogno antico dell'umanità: vivere a lungo, allontanare le frontiere della morte il più in avanti possibile, una vera "benedizione". Ma non possiamo nasconderci un paradosso: tale benedizione è divenuta una "maledizione" in parecchi casi».
Tenendo ben presenti le numerose morti per coronavirus avvenute nelle residenze per anziani, così scrive Andrea Riccardi, lo storico fondatore della Comunità di Sant'Egidio nel volume a più voci da oggi in libreria con il titolo «Gli anziani e la Bibbia. Letture spirituali della vecchiaia» (Morcelliana, pp. 224, euro 18).

Si tratta di un'opera firmata, oltre che da Riccardi, dal medico e docente universitario Maria Cristina Marazzi, dal vescovo biblista Ambrogio Spreafico, e dal teologo don Francesco Tedeschi, figure ben rappresentative dello spirito di Sant'Egidio, una realtà che ha dietro di sé decenni di amicizia con gli anziani, all'inizio quelli di Trastevere e delle periferie della capitale, oggi in tanti posti del globo, a cominciare dall'Africa.
Un'opera originale che invita ad avere uno sguardo nuovo verso la cosiddetta terza età, o meglio, a riempire di considerazione i «nostri vecchi», ma non attingendo a dati sociologici o statistici, bensì alla Sacra Scrittura.

Insomma, una lettura spirituale della senilità - a voi la scelta di quando farla iniziare - partendo dalle testimonianze che troviamo in molti testi biblici. «Sì. La lettura della Bibbia aiuta a comprenderne meglio il valore degli anziani: come facciano parte, in maniera rilevante, della storia umana e religiosa, mentre lo sguardo di Dio si posa sugli anziani e il suo disegno di salvezza ne fa attori ragguardevoli e significativi anche per il nostro tempo», osserva ancora Riccardi.
A ben vedere, qui, le pagine bibliche sono scandagliate non al fine di trovare risposte che nemmeno la politica ora sembra in grado di dare, bensì per far giungere sino a noi il loro sguardo fondato su una visione più saggia della società.

Nel libro, infatti, ecco le testimonianze di Noè (il patriarca di cui scrive la Genesi e che sopravvive al diluvio, chiamato ad essere migliore dei propri padri e con parecchio ancora da dirci); Abramo (che Dio chiama quando ha settantacinque anni addirittura per rifondare la convivenza umana dopo il diluvio e fare nascere una lingua comune dopo il fallimento della Torre di Babele); e poi Noemi (che attraverso Rut trova una nuova fecondità), Eli (con il figlio adottivo Samuele che sostituisce gli altri figli naturali malvagi), Giobbe, Tobi, Eleazaro, Elisabetta e Zaccaria, Simeone e Anna, Nicodemo... Tutti resi vicini e attuali in una lettura spirituale di grande intensità che ne evidenzia il rilievo nella storia per la loro fede e la loro umanità, facendone modelli per le stagioni della nostra esistenza, «pietre d'angolo da cui ricominciare la ricostruzione della società». 


[ Elisa Roncalli ]