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Dal forum 21, l'invito a cambiare lo sguardo, cercare il punto di partenza per reinventare il gusto e la pratica del vivere insieme

 

 

L'unica religione non invitata a Parigi, al convegno 'Immaginare la pace', è l'individualismo. L'incapacità di vivere insieme, l'espulsione dell'altro sono la crisi dell'umanesimo, secondo Mario Marazziti (Comunità di Sant'Egidio) e per questo invita a cambiare lo sguardo, cercare il punto di partenza per reinventare il gusto e la pratica del vivere insieme.
José Manuel de Sousa Rodrigues, presidente dell'assemblea legislativa di Madeira, terra di esploratori e di incontro, si preoccupa della corsa al riarmo, pure europea, e della riforma ONU come luogo delle  decisioni più condivise, ma ancora poco rappresentativo di nuovi baricentri geopolitici come Brasile, India, Africa.
Nicolas Guinard rappresenta la francofonia come spazio di scambi e valori per 88 paesi, per un mondo dove vivere insieme non vuol dire essere e parlare in modo identico. L'Organizzazione internazionale per la francofonia coopera anche con le forze di pace non francofone inviate ad Haiti, per sostenere una sempre più numerosa gioventù francofona in modelli plurimi di democrazia e diritto e nella ripulsa della pena di morte.
Olivier Roy, da eminente voce francese ed europea, rimette al centro il contratto sociale come accordo sui valori, oltre la tentazione della loro imposizione, fosse per legge, o della chiusura nella minoranza per chi non si identifica in tutti i valori maggioritari.
Patrizia Giunti si fa nuovamente voce di La Pira e della cultura della città, come misura di valori e rete di vita comune: oggi in un mondo prevalentemente inurbato, periferico e di solitudine, serve la forza determinante della relazione, oltre ogni paura.
Ruzbeh Hodiwala dá voce da zoroastriano a segni familiari e tanto concreti del vivere insieme: salvare un giovane dai linciaggi interconfessionali in India, o essere accolto in famiglia a Milano come studente in scambio. Segni della fede contro la forza del male: fossero oggi anche poteri forti che moltiplicano fake news.