Più parole, meno armi. Flashmob dei Giovani per la Pace a Castel Sant'Angelo a Roma, per dire NO alla guerra in Ucraina

Giovani delle scuole medie, italiani e migranti, hanno manifestato per la pace e la solidarietà alle vittime della guerra. Il loro gesto fa seguito all'appello di papa Francesco, che nei giorni scorsi aveva chiesto di "alzare la voce per chiedere la fine delle atrocità belliche” e alle altre manifestazioni #nowar organizzate dai Giovani Per la Pace di Sant’Egidio in Piazza Vittorio, Piazza di Spagna e Fontana di Trevi.

Al “Peace Mob” ha preso parte anche Lea Polgar, che da bambina riuscì a sfuggire alla deportazione degli ebrei di Fiume. Lea Polgar ha invitato i giovani a vigilare “sull’indifferenza, il male più grande che possa esserci, che rende possibile tutti gli altri”.

Dopo aver ascoltato le parole di alcuni loro coetanei che hanno vissuto gli orrori della guerra e la testimonianza scritta di un’amica anziana che i Giovani per la Pace visitano in una Casa di riposo, i ragazzi hanno invitato i turisti presenti a unirsi ai loro canti e balli per la pace. Un corteo di cartelloni e festoni si è poi spinto fino a Ponte Sant’Angelo, coloratosi dei colori dell’arcobaleno.

I Giovani per la Pace hanno concluso il flash mob dando appuntamento a tutti a Piazza del Popolo, dove il 21 Maggio si terrà il Concerto "Play Music, Stop War".

Per info e prenotazioni:
[email protected]
www.playmusicstopviolence.com