Desmond Tutu compie 90 anni: nel messaggio di auguri del card. Matteo Zuppi la lunga storia di amicizia e di impegno comune con Sant'Egidio

Il 7 ottobre, Desmond Tutu ha compiuto 90 anni. L'arcivescovo anglicano sudafricano, noto in tutto il mondo per il suo impegno non violento contro l'apartheid e la sua testimonianza di incessante impegno per la pace, la riconciliazione e la giustizia in Africa, è da molti decenni amico della Comunità di Sant'Egidio, con cui ha condiviso in tante occasioni momenti di preghiera e battaglie per la pace e il futuro dell'Africa.

In occasione del suo 90mo compleanno, Matteo Zuppi, cardinale arcivescovo di Bologna, che con lui ha condiviso tanti momenti di lavoro per la pace, la salute, i diritti umani, ha inviato una lettera in cui ripercorre queste tappe comuni.

Ne riportiamo integralmente la traduzione italiana

Carissimo Arcivescovo Tutu – Desmond, mio ​​caro fratello,
Sono qui per testimoniare decenni di amicizia e amore della Comunità di Sant'Egidio, mentre ci avviciniamo al tuo 90° compleanno, una benedizione per la tua vita e per l'umanità in generale.
Nonostante la distanza, ci sentiamo molto vicini a te. Ringraziamo il Signore per l'abbondanza dei suoi doni che hanno reso la vostra vita ricca anche di saggezza, fede, coraggio e umorismo.
Ringraziamo il Signore per il tempo prezioso che abbiamo trascorso insieme a Roma, pregando e cenando.
Per la testimonianza della vostra lotta non violenta contro il male dell'apartheid - aiutandoci a superare il razzismo nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Per il tuo amore per la pace - sostenendo i nostri sforzi per la pace in Mozambico.
Per il tuo amore per ogni vita umana – che ci ha fatto stare uniti contro la pena di morte, specialmente in Africa, e piangere il nostro comune amico, Dominique Green.
Per averci incoraggiato nella nostra lotta contro l'Hiv-Aids e per aver convalidato la nostra convinzione che gli africani fossero pronti per la terapia antiretrovirale sin dall'inizio, nonostante i profeti di sventura
Per averci ricordato che il Cristo senza braccia nella Chiesa di Sant'Egidio è il segno che Dio si affida a noi per compiere la sua opera nel mondo, stando vicino ai poveri, agli indigenti, agli emarginati.
Per averci detto che quando serviamo e condividiamo il pranzo di Natale con i poveri nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, Dio sorride.
Siamo orgogliosi di essere tuoi amici, di essere una delle 90 candele della tua vita. Continueremo a condividere con voi sogni di pace, di amore, di un mondo migliore.
Emozionati e onorati, vi chiediamo di pregare per noi e per la nostra missione di pace nelle aree dimenticate dell'Africa e del mondo. Che il Signore ci benedica tutti con i suoi miracoli.
Con amicizia

Matteo Zuppi
a nome di tutti i fratelli e le sorelle
d
ella Comunità di Sant'Egidio