La 30° Guida DOVE mangiare, dormire, lavarsi: per salvare chi vive in strada e affrontare la nuova emergenza abitativa

La presentazione della “Guida Michelin dei poveri", insieme a dati sulla povertà e proposte

Francesco, 86 anni, ha bisogno di qualcuno presente nei momenti di difficoltà legati all’età. Incontra Flavio, 34 anni, in cerca di casa dopo la morte della madre e la perdita del lavoro. Mario, Giovanni e Cosimo trovano rifugio notturno nella chiesa di S. Calisto a Roma durante l’emergenza freddo. Con una mediazione amichevole, un benefattore e mettendo insieme le risorse riescono a vivere in una casa e anche ad aiutare altri senza dimora. Pasquale, invece, non sa di avere diritto alla pensione. Vive la povertà di non conoscere i suoi diritti. Aiutato, ora vive in una casa.

Sono storie a lieto fine, incontrate nell’impegno della Comunità di Sant’Egidio. A raccontarle è don Marco Gnavi alla presentazione della 30esima edizione di “DOVE mangiare, dormire, lavarsi”, la cosiddetta “Guida Michelin dei poveri” con 262 pagine di indirizzi utili, 891 servizi censiti per senza dimora, persone in difficoltà, e per chi aiuta. Distribuita a Roma in 10.000 copie cartacee tascabili, è disponibile gratuitamente in versione digitale.

La Guida raccoglie tutte le indicazioni di servizi pubblici e privati indispensabili per chi si trova in stato di necessità, italiani e stranieri, e informazioni utili per avere accesso a residenza anagrafica, assistenza sanitaria, formazione professionale e lavoro, prestazioni assistenziali e pensionistiche, alloggio ecc.

SCARICA GRATUITAMENTE "DOVE mangiare, dormire, lavarsi" 2020 a ROMA


Dati e proposte per Roma e l’Italia. L’emergenza abitativa e la risposta del cohousing


“Non solo un tetto, ma una casa” è il titolo della proposta, per andare oltre l’emergenza freddo. Le esperienze di solidarietà sono un segno di quanto ci sia bisogno della parola, dello sguardo e anche della fantasia per superare la freddezza burocratica.
In questa fantasia e di fronte alle terribili notizie di senza dimora che perdono la vita per il freddo, nascono le esperienze della Comunità di Sant’Egidio.
Le convivenze, il cohousing, per guarire insieme solitudini e difficoltà economiche. A Roma sono oltre 70 convivenze e interessano più di 300 persone, ma ci sono esperienze analoghe a Genova, Napoli, Novara, Padova, Torino.
I condomini protetti. Sono appartamenti in uno stesso stabile in cui si conserva la propria autonomia e ci si aiuta a vicenda quando insorge un problema o un’emergenza.

Rimane la necessità di incrementare i posti letto di rifugio per l’inverno. Ecco la proposta della Comunità di Sant’Egidio: un’Agenzia dell’abitare, che riunisca le istituzioni, i costruttori, le associazioni. Dalla sinergia tra diversi attori e con un punto di riferimento nell’Agenzia, si potrebbe guardare all’emergenza abitativa con l’obiettivo di azzerarla, anche se di fronte a numeri importanti. Si stimano 7.709 persone senza dimora a Roma, alle quali si aggiungono 35.000 persone in attesa di assegnazione di casa popolare, più 4000 aventi diritto che vivono in residence pagati dal Comune e infine 11.000 persone in immobili occupati.

 

VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA


La campagna per i pranzi di Natale con i poveri amici della Comunità durante tutto l’anno


La guida sarà distribuita anche durante i Pranzi di Natale che la Comunità organizza sia il 25 dicembre che durante le feste, coinvolgendo più di 18mila ospiti nelle parrocchie, negli istituti per anziani, nelle carceri. Per contribuire, è già partita la campagna “A Natale aggiungi un posto a tavola”. È un Natale fondato sulla gratuità, una moltiplicazione della solidarietà in cui si confonde chi è servito e chi serve, perché la vita quotidiana abbia sempre il sapore del Natale, per non dimenticare chi soffre. 
 

DOCUMENTO: Dati sulla povertà e proposte