Il sogno di Charles de Foucauld tra i poveri del deserto algerino: una casa che si chiama Fraternità. A San Bartolomeo uno dei suoi strumenti di lavoro

Testi, immagini e video della preghiera al Santuario dei nuovi martiri

La Basilica di San Bartolomeo a Roma, Santuario dei Nuovi Martiri, ha ricevuto un oggetto di lavoro appartenuto al beato Fratel Carlo di Gesù: la cazzuola con la quale ha costruito la sua ultima dimora a Tamanrasset nel Sahara, con l’emblema del cuore e la croce, Gesù Carità, simbolo delle comunità nate dopo la sua morte.

VIDEO La Preghiera per il Beato Fratel Carlo di Gesù

È un dono prezioso consegnato a nome della comunità delle Piccole Sorelle delle Tre Fontane da Piccola Sorella Luigina, responsabile della casa, che il 29 ottobre  è stato collocato sull’altare dei martiri dell’Africa. La preghiera è stata presieduta da don Angelo Romano, Rettore della Basilica, alla presenza di don Gabriele Faraghini, Rettore del Seminario Romano Maggiore, di Bernard Ardura, postulatore della causa di canonizzazione (fratel Carlo è stato beatificato il 13 novembre 2005) di una vasta rappresentanza della Comunità delle Piccole Sorelle di Gesù, di Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo, rispettivamente  fondatore e presidente di Sant'Egidio,

Nel cuore del deserto, in Algeria, Charles de Foucauld ha incontrato il martirio ad opera di una banda di razziatori Senussi il 1° dicembre 1916. La sua testimonianza, il suo essere e definirsi “fratello universale” nell’Africa remota, tra i musulmani, è stata una feconda semina del Vangelo, un dono d’amore, un “sogno monastico” vissute nelle periferie umane ed esistenziali del mondo.
La memoria di Fratel Carlo è ora vicina a una lettera di Frere Christian de Chergè, anche lui martire in Algeria a distanza di decenni, ma testimoni entrambi di una presenza cristiana fraterna tra i musulmani.

TESTIMONIANZE

Omelia di don Angelo Romano, rettore del santuario dei Nuovi Martiri
"La testimonianza di Fratel Carlo è preziosa per noi tutti. È la storia di un uomo che, dopo anni di lontananza da Dio, scopre la dolcezza di essere amato, la bellezza dell'amore di Gesù verso di lui, immeritato, gratuito, sorprendente". Continua a leggere

La lettera di Piccola Sorella Luigina, superiora di Tre Fontane
"In Algeria eri amico del dottor Lhérisson, un medico militare francese. A Natale l'avevi invitato per la messa di mezzanotte, ma ti rispose che non poteva venire essendo protestante. Allora sei andato nella tua biblioteca a cercare una Bibbia edizione protestante, che avevi tra i tuoi libri e gliel'hai regalata.
In quel periodo nella Chiesa cattolica non si parlava molto bene dei protestanti, e tu, prete cattolico, avevi la loro Bibbia!
Per te il dottor Lhérisson era amico e fratello.
Anche noi, tue discepole, vogliamo amare con delicatezza per raggiungere l'altro con rispetto là dove si trova
Nel tuo quaderno annoti quando un vicino musulmano muore e poi scrivi: "sono andato al suo funerale".
Tu, prete cattolico, nel 1914, partecipi a dei funerali di musulmani!" Continua a leggere

 Testimonianza di fratel Carlo di Gesù, dai suoi appunti del ritiro prima dell’Ordinazione sacerdotale
"In che cosa consiste la preparazione? Nel crescere in amore, in scienza, in maturità. Per acquistare: più amore, osservanza fedele del mio Regolamento; fare in tutte le cose ciò che è più perfetto, perfezione degli atti quotidiani; soprattutto preghiera, umiltà, amore verso il prossimo". Continua a leggere

 

APPROFONDIMENTI

Fratel Carlo, conferenza di Andrea Riccardi (EN)

Notizie Italia News: "De Foucauld, un fratello universale"

San Bartolomeo, Santuario dei nuovi martiri del XX e XXI secolo