«Esiste un’esplosione dal basso della solidarietà che rende le nostre comunità più coese e felici»: Daniela Pompei al convegno "Popoli, idee e confini in movimento"

#corridoiumanitari

All'incontro di dialogo ebraico-cristiano su "Popoli, idee e confini in movimento", organizzato presso la Conferenza Episcopale Italiana, è intervenuta il 14 Maggio Daniela Pompei, responsabile di Sant'Egidio per i servizi agli immigrati, che ha partecipato nei giorni scorsi alla missione a Lesbos, guidata dal cardinale Krajewski.

Prendendo le mosse dall'azione della Chiesa e dei cristiani in favore dell'accoglienza e integrazione dei migranti, ha indicato quattro obiettivi per un lavoro comune: "costruire l'Europa come un laboratorio di convivenza pacifica tra le religioni; far conoscere e avvicinare le diverse tradizioni religiose per sconfiggere l'ignoranza; educare alla memoria dell'Olocausto, un fatto della storia europea che non può essere dimenticato, ma anche alla memoria dei morti in mare, oltre 23mila persone che hanno perso la vita fuggendo da situazioni difficili e conflitti invivibili; promuovere la solidarietà e l'amore per i poveri". Parlando dell'esperienza dei corridoi umanitari, ha sottolineato che "c’è una mobilitazione che nasce dal basso che lascia sperare, una esplosione della solidarietà: singoli, piccole associazioni, comunità religiose, parrocchie. Accogliendo un nucleo familiare, accogliendo qualcuno si è potuto sperimentare una trasformazione vitale del proprio contesto di vita. Comunità aperte che si sono scoperte più coese, vitali, più felici proprio perché più accoglienti”.