Nereo ci ha insegnato tanto. Scoperta una lapide in ricordo del senza fissa dimora ucciso un mese fa

“Questa sera scopriamo un’edicola, un simbolo religioso in memoria di Nereo nell’attesa di avere l’autorizzazione dal II Municipio per metterne una stabile”. A dirlo Massimiliano Signifredi della Comunità di Sant’Egidio, che ieri ha organizzato una messa nella chiesa Santa Teresa D’Avila in Corso d’Italia in memoria di Nereo Murari, il clochard gentile, noto in zona come ‘Verona’. L’uomo, 73 anni, è stato investito e ucciso il 7 gennaio scorso da un’auto pirata. Per la morte di Nereo, una 56enne rintracciata alcuni giorni dopo è accusata di omicidio stradale.

“Il nostro desiderio - ha spiegato Massimiliano Signifredi - è che dalla memoria di Nereo nasca una maggiore solidarietà e una nuova consapevolezza riguardo le storie di chi vive per la strada”. Riferendosi al via vai continuo di chi ancora oggi rende omaggio a Nereo deponendo un fiore sul luogo in cui ‘Verona’ passava le giornate, Signifredi ha spiegato: “Il fatto che Nereo sia stato trattato come un membro della comunità cittadina, composta sia da chi ci vive ma anche da chi solo lavora qui, ci fa pensare che si possa davvero creare una città più umana. Nereo è stato importante per questo quartiere e iniziamo oggi un percorso di memoria pubblica. L’idea che i poveri sono il degrado e la parte brutta della città è sbagliato. È il contrario. L’umanità di Nereo che non si esponeva e sdrammatizzava la sua condizione ha donato umanità ad un quartiere dove la gente corre e non si ferma, Nereo ci ha insegnato tanto”.

Fonte Dire